Improbo amor, grande sciagura, grande 585Agli uomini di colpe incitamento,
Per te liti omicide e pianti e lutti
E angosce innumerabili travagliano
L’umana vita! Insorgi, o Dio, t’accampa
Incontro ai figli de’ nimici nostri, 590E spira in essi il reo furor che in petto
Infondesti a Medea. — Di qual crudele
Morte Absirto ella oppresse? A noi di canto
Questa fiera materia or s’appresenta.
Poichè nella a Diana isola sacra 595Quegli araldi lasciata ebber Medea,
Giusta il patto, di là spartitamente
Tornâr essi a lor navi, e nell’agguato
Giason s’ascose ad aspettarvi Absirto,
Indi i compagni suoi. Ratto in suo legno, 600Della suora tradito alle solenni
Promesse Absirto per lo mar varcando,
Nel bujo della notte alla sacrata
Isola scese, e alla sorella innanzi
Fattosi ei solo, la tentò co’ detti 605(Semplice qual fanciul che tenta il guado
Di torrente invernal, cui nè gli adulti
S’arrischiano passar), se a que’ stranieri
Macchinato avess’ella inganno alcuno.
Mentre di ciò tenean consulta, ed ecco 610Fuor dell’insidie repentinamente
Balzò Giason, nuda la spada in mano
Alto vibrando. La donzella il guardo