Accorgimenti, e il farmaco possente 1520Ne mostrò. Di lor tutti Ida si trasse
Solo in disparte a morder bile: allegri
Gli altri, poi che cessò l’ombra di notte
Il travagliar, cura di sè ciascuno
Tranquillamente prese. All’alba poi 1525Due mandaron de’ loro al sire Eeta
L’inchiesta a far della sementa: il prode
Battaglier Telamone, e di Mercurio
L’inclito figlio Etàlide. Lor via
Compieano quelli, e non fallìan d’effetto, 1530Chè ad essi Eeta i perigliosi denti
Diè del dragon che della Marzia fonte
Era custode nell’Ogigia Tebe,
E Cadmo l’uccidea quando là venne
D’Europa in cerca, e vi fermò sua sede, 1535Scòrto dalla giovenca a lui per guida
Prenunziata da Febo. Al drago estinto
Dalle mascelle la Tritonia diva
Svelse i denti, e li diè parte ad Eeta,
E parte in dono all’uccisore. E Cadmo 1540Disseminolli negli Aonii campi,
E un terrigeno popolo fondava
Di quei che la mietente asta di Marte
Lasciò viventi. Ed or buon grado Eeta
Gli altri diè per Giason, cui non avvisa 1545Che, se a’ tauri pur anche il giogo imponga,
Trar possa poi la grande impresa a fine.
Già il Sol da lunge declinando a sera