Scampando, in Grecia avvien ch’io torni, e ad altra
Prova maggior non mi condanni Eeta.
Or se intender di mia patria t’è caro, 1410Dirò; chè molto anco ha di ciò diletto
L’animo mio. D’eccelsi monti intorno
Evvi cinta una terra, assai di greggi
E di paschi abbondante, ove già tempo
Il Giapetide Prometèo diè vita 1415Al buon Deucalione, il qual fu primo
Fondator di città, di templi ai numi,
E fra le genti regnator primiero.
I vicini abitanti han la contrada
Nomato Emonia: evvi Saolco in essa, 1420Mia patria, ed altre assai città che il nome
Pur dell’isola Eea mai non udîro.
Fama egli è che di là ne’ prischi tempi
Minia di stirpe Eòlide partito,
Orcòmeno fondalo ha su ’l confine 1425De’ Cadmei.... Ma parlando a che vo indarno
Di queste cose, e della patria nostra,
E dell’illustre di Minosse figlia,
Dell’amabil donzella, onde m’inchiedi,
A cui dato le genti orrevol nome 1430Han d’Arïanna? Oh come allor Minosse
Per la fanciulla con Teséo convenne,
Così amico a noi fosse il padre tuo!
Di sì dolci parole ei la blandìa,
Ma pensieri tristissimi d’affanno 1435Pungeanle il cuore; e dolorosa a lui