1320Le si stemprava. Indi lo sguardo in lui
Alzò, ma la parola, onde il discorso
Cominciar, non avea: tutto, dir tutto
Voleagli insieme; e nulla disse; e trasse
Dall’odorato lin che il sen le fascia, 1325Il farmaco; e giulivo ei tosto il prese;
Ed ella anco dal petto avrìa fuor tratta
Tutta l’anima, e a lui volonterosa
Data l’avrìa; tal dalla bionda testa
Dell’Esonide un vago almo splendore 1330Lampeggiò Amor, che in dolce incanto a lei
Gli occhi rapì. Sciogliersi dentro il cuore
Di calor si sentìa, qual su le rose
La rugiada si scioglie ai mattutini
Raggi del Sole; ed ambo or gli occhi a terra 1335Chinavan pudibondi, or le pupille
S’affissavano in volto, ed amoroso
Un sorriso scambiavansi disotto
Ai lieti sopraccigli. Al fin di sforzo
Queste parole la donzella espresse: 1340Odi ora il come io ti darò soccorso.
Quando innanzi venuto al padre mio,
Ei t’avrà porto a seminar gl’infesti
Denti del drago, allor tu il punto osserva
Del mezzo della notte, e di perenne 1345Fiume ti lava alle correnti, e solo
Da tutti gli altri, in bruna veste avvolto,
Scava in tondo una fossa; in quella un’agna
Svena, e intera a bruciar ponla su ’l rogo