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libro iii. 175

     Di supplicar; chè senza voi non fia
     Che sì fiero conflitto io vincer possa.
     Del prestato favor giusta mercede
     Ti darò poi, qual dar si può da genti
     1295Di lontana contrada: un glorïoso
     Io ti farò nome onorando; e gli altri
     Eroi del paro, al patrio suol tornati,
     Celebreranti, e degli eroi le spose
     E le madri che forse or già sedute
     1300Su le spiaggie del mar per noi sospirano,
     Poi che tu dissipate avrai le triste
     Angosce loro.... Anco Teséo fu salvo
     Di periglio feral dalla Minoide
     Benevolente vergine Arïanna,
     1305La cui madre Pasìfe è del Sol figlia;
     E con esso ella poi, l’ira placata
     Del genitor, sovra la nave ascesa,
     Dalla patria partissi; e l’ebber cara
     Fin gli stessi Immortali; e in mezzo all’etra
     1310Una stellante fulgida corona
     Cui d’Arïanna appellano, suo giro
     Fa nella notte fra i celesti segni.
     E a te pur dagli dei verrà favore,
     Se a tanto stuolo di prestanti eroi
     1315Darai salute: e dal gentile aspetto
     Ben si par che t’adorna alma gentile.
Sì d’onor la blandiva. Ella chinando
     Gli occhi, divinamente sorridea,
     E della lode al suon l’animo in petto