Di supplicar; chè senza voi non fia
Che sì fiero conflitto io vincer possa.
Del prestato favor giusta mercede
Ti darò poi, qual dar si può da genti 1295Di lontana contrada: un glorïoso
Io ti farò nome onorando; e gli altri
Eroi del paro, al patrio suol tornati,
Celebreranti, e degli eroi le spose
E le madri che forse or già sedute 1300Su le spiaggie del mar per noi sospirano,
Poi che tu dissipate avrai le triste
Angosce loro.... Anco Teséo fu salvo
Di periglio feral dalla Minoide
Benevolente vergine Arïanna, 1305La cui madre Pasìfe è del Sol figlia;
E con esso ella poi, l’ira placata
Del genitor, sovra la nave ascesa,
Dalla patria partissi; e l’ebber cara
Fin gli stessi Immortali; e in mezzo all’etra 1310Una stellante fulgida corona
Cui d’Arïanna appellano, suo giro
Fa nella notte fra i celesti segni.
E a te pur dagli dei verrà favore,
Se a tanto stuolo di prestanti eroi 1315Darai salute: e dal gentile aspetto
Ben si par che t’adorna alma gentile.
Sì d’onor la blandiva. Ella chinando
Gli occhi, divinamente sorridea,
E della lode al suon l’animo in petto