Le rinvennero a mente: i bei diletti
Ripensò, che a’ viventi allegran l’alma;
Ripensò delle pari a lei donzelle
La gioconda letizia; e in sua ragione 1070D’ogni cosa avvisando il vero aspetto,
Le si fe’ più di pria dolce a vedere
Del Sol la luce; e di pensier mutata
Per voler di Giunon, l’arca si toglie
Giù da’ ginocchi, e più non pende incerta 1075Fra’ diversi consigli. Or sol desìa
Che presto appaja la risorta aurora,
Perchè i promessi farmachi ammansanti
A lui dar possa, e conversar con lui.
Della porta i serrami ad ogni istante 1080Dischiudeva a spiar se lume appare;
Ed ecco alfin la cara luce ad essa
Vibra l’aurora, e per città già tutti
Muovono l’opre a ripigliar del giorno.
Argo allora a’ fratelli impose quivi 1085Sostarsi ad esplorar la mente e gli atti
Della giovane zia, mentre ch’ei solo
Fa ritorno al naviglio; ed ella appena
Vide il cielo albeggiar, le bionde chiome
Da sè stessa annodò, che giù disciolte 1090Neglettamente erravano; si terse
Le gote arsicce di rasciutto pianto,
Ed unguento nettarëo cosparse
Su la persona; indi un bel peplo indossa,
Cui ben adunchi ornan fermagli; e un candido