1525Vi fa correre il mare; e di voi stessi
Il lignaggio ne dite, e il chiaro nome.
Argo compreso di dolor soggiunse:1
Un Eòlide Frisso ad Ea venuto
Esser di Grecia un dì, certo voi pure 1530Già l’udiste, cred’io, Frisso che venne
D’Eeta alla città su ’l dorso assiso
D’un montone, a cui d’oro il vello fece
Mercurio (e tale aurea sua pelle ancora
Veder potreste); e per comando poi 1535Dello stesso monton sacrificollo
Al tutor de’ fuggenti eccelso Giove.2
L’accolse Eeta in suo palagio, e caro
L’ebbe sì, che Calcíope, una sua figlia,
Sposa gli diè senza alcun dono averne; 1540E di lor noi siam prole. Il vecchio Frisso
Quivi a morte poi venne, e noi del padre
Obbedendo al voler, tosto alla vòlta
D’Orcómeno partimmo, il ricco avere
A redar d’Atamante. E se di noi 1545Saper brami anco i nomi, è Citissóro
Questi, e Fronti quest’altro, e questi è Mela,
Ed Argo alfin me chiamerete a nome.
Disse: e gli eroi dell’opportuno incontro
Allegraronsi, e a lor meravigliando 1550Si raccolsero intorno, e questi ad essi
Volse Giason.convenïenti detti:
↑Var. al v. 1527. Argo in suo turbamento a lui soggiunse:
↑Var. al v. 1536. De’ profughi al tutor Saturnio Giove.