11° L’
u, come l’u francese. In fine di parola e preceduto dal
g o dal
q suona come l’
w inglese nelle voci
we,
water,
will, etc., e non già come l’
u italiano. Le voci
sangu,
cinqu si pronunziano in milanese come se fossero scritte
sangw,
cinqw, cioè in una sola sillaba, e non già come gl’Italiani pronunzierebbero in due sillabe
sangu,
cinqu. Da ciò si comprende che l’
u nelle sillabe finali
gu e
qu diviene una vera consonante, incapace perciò di formar sillaba colla consonante precedente. La lingua gallese abbonda di parole nelle quali l’
w preceduto dal
g riceve il suono di consonante, benchè questo carattere nella detta lingua serva per lo più ad indicare il suono dell’
u italiano. Così, benchè la voce gallese
gwr si pronunzj come un italiano pronunzierebbe
gur, la voce
gwraig si profferisce in una
sola sillaba, dando all’
w il suono dell’
u milanese nella parola
sangu. Siam d’avviso che questo suono dell’
u milanese preceduto dal
g o dal
q in fine di parola sia d’origine celtica.
12° L'œu si pronunzia come in francese, e le parole di più d’una sillaba finite in œu ricevono sempre l’accento su questa vocale, benchè non venga indicato; p. e. incœu si pronunzia incœù.
13° Il c riceve due suoni come in italiano. Quando precede la e e l’i, o quando si trova in fin di parola,suona come nella voce italiana cera. In tutte le altre circostanze suona come il k, ossia come il c nella parola italiana casa.
14° Il ch, suona sempre come in italiano, ossia come il k.
15° Il g, talora come in italiano nella voce gente, e talora come nella parola gallo. Riceve il primo suono nelle sillabe ge, gi ed in fine di parola; il secondo in tutti gli altri casi.
16° Il gh si pronunzia sempre come in italiano nella voce ghetto, cioè con suono duro.