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resi) Castruccio forse già vagheggiava come sua la corona d’Italia, allorchè morì in patria di suo male il 1328 nella età d’anni 47. Era principe, che al dire del Machiavello avrebbe senza dubbio superato Filippo di Macedonia padre di Alessandro e Scipione di Roma, ai quali non fu inferiore vivendo, se in cambio di Lucca egli fosse nato nell’una o nell’altra.

Per la morte di Caslruccio, mancato il senno e il braccio suo, Lodovico il Bavaro con esempio nero d’ingratitudine dispossessò il figlio d’ogni signoria; e Lucca divenne lungo giuoco di avversa sorte. Perciocchè essendosene impadroniti i soldati imperiali, per difetto di soldo ribellati, la venderono a chi più ne offerse di prezzo. E questo fu un Gherardo Spinola, ricco ghibellino genovese, che ne fe l’acquisto per fiorini 60 mila. I Fiorentini, cui molto increbbe quel trattato, si provarono ad averla di forza; e tanto la stringevano, che fu d’uopo ai nostri, consenziente il signore, ricorrere per ajuto a Giovanni re di Boemia, allora in Lombardia con buon seguito d’armati. Venne in tempo il soccorso; ma il Re boemo chiamatosi padron di Lucca ne cacciò lo Spinola senza pure compensarlo del danaro speso. Tenutala due anni la diè in pegno nel 1333 per fiorini 35 mila ai Rossi di Parma; i quali