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E così perdè le sue leggi, e dovette far parte delle sue terre ai nuovi padroni, restandole soltanto il bene di essere romana quanto ai diritti. Con l’andare del tempo ingranditasi vie più la Repubblica di Roma, Lucca fu compresa nella provincia gallica di qua dal Po; e n’era città estrema dal lato d’Arno. Giulio Cesare, che nell’anno 698 reggeva questa provincia a vece di console, portatosi nella nostra città; per abboccarsi con Crasso e Pompeo, vi strinse l’alleanza, conosciuta sotto il nome di primo triumvirato. Soggetta a Cesare, indi ad Augusto che la incorporò di nuovo all’Etruria, poscia agl’imperatori, Lucca fu in tutto questo tempo città d’assai: come ne fanno fede gli avanzi di un teatro e di un anfiteatro, e la dovizia di colonne e capitelli di quelle età che veggonsi in molti dei sacri edificj. Da un passo di Strabone si ha che il paese nostro era stimato per la qualità de’ suoi abitanti; ed era soldati da piè e da cavallo sino a comporre intere legioni. Allorchè Odoacre re degli Eruli annientò l’impero d’occidente il 476 dell’era cristiana, Lucca dove ubbidire al fiero conquistatore; che la spogliò delle armi e di una terza parte del terreno, assegnato ai soldati. Ebbe però miglior governo da Teodorico re dei Goti che succedette