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re sinistramente: storcere. || rifl. a. e intr. Storcersi. || Far atti di dispiacenza, di scontentezza, di ripugnanza: storcersi. || Slogarsi, detto del piede, del braccio e simile: storcersi un piede, sbiettar il piede ad uno. P. pass. sturciutu: storto.

Stòria. s. f. Ordinata e ragionata narrazione di cose accadute: storia. || Successo, avvenimento: storia. || Leggenda, fatto storico contato dal popolo: storia. || Scultura o dipintura rappresentante cosa storica: storia. || fig. Cosa lunga e intricata: storia. || E anco: bubbola, ciancia. || fari tanti storii, usar molte e replicate diligenze intorno a checchessia: fare molte storie. || Vale anche far lo restìo, lo scontento: far mille storie, far un monte di storie. || senza tanti storii, orsù, su via: senza tanti discorsi. || sapiri ’na cosa a storia d’orvu, saperla bene a memoria: saperla a menadito. || essiri ’n’autra storia: essere un altro par di maniche. || storii per mestrui.

Storiari. v. a. Dipingere avvenimenti storici: storiare.

Storiatu. add. Dipinto di fatti della storia: storiato.

Storicamenti. avv. Secondo la storia: storicamente.

Stòricu. s. m. Scrittore di storia: stòrico.

Stòricu. add. Appartenente a storia: stòrico.

Stornu. s. m. Lo stornare: storno. || Ciascuno di quei biglietti del lotto che si possono comperare dal botteghino anche dopo chiuso il giuoco: storno. || a lu stornu, modo avv., si dice del parlare, del rispondere al contrario di ciò che altri dice: dar a traverso, rispondere a traverso.

Storopèu. add. Scimunito, dappoco: buggèo. || Fantastico, strano: rematico.

Storsioni. V. estorsioni.

Storta. s. f. Vaso da stillare: storta. || Sorta di carrozza di una foggia particolare con vetrina mobile e grande. || Arme offensiva, detta pure scimitarra: storta.

Stortamenti. avv. Biecamente, travoltamente: stortamente.

Stortelli. V. sfirrìu al § 2.

Stortu. add. Da storcere: storto. || Per tortu V. || Iniquo, perverso: storto. Sup. stortissimu: stortissimo.

Stozzu. s. m. T. art. Strumento ad uso di far il convesso a un pezzo di metallo: stozzo.

Stra. Particella che in composizione di altra voce denota accrescimento: stra.

Strabbiliari. v. intr. Fuor di modo adirarsi. || Fuori di modo meravigliarsi: strabiliare, strabilire. P. pass. strabbiliatu: strabiliato.

Strabbonu. add. Molto buono (A. V. ital. strabuono).

Strabbucchèvuli. add. Eccessivo: strabocchevole.

Strabbucchevulmenti. avv. In modo strabocchevole: strabocchevolmente.

Strabbudiri. V. sturdiri.

Strabbuliari. v. intr. Saltar di palo in frasca, sconnettere. V. strammiari (D. B. e Pasq.).

Strabbuliatu. V. strampallatu. Così nel Trapanese.

Stracacciari. v. a. Più che cacciare.

Stracacciaturi. s. m. Ferretto di acciajo triangolare, appuntato, che s’incastra nella ingorbiatura del fusto del trapano, per far i buchi: saettuzza (Perez).

Stracanciamentu. s. m. Il trasformare: trasformamento. || Travestimento.

Stracanciari. v. a. Far mutar forma o figura: trasformare, trasfigurare. || rifl. pass. Trasformarsi. || Divenir brutto, guasto della persona: contraffarsi. || Mutar le proprie vesti onde non esser conosciuto: travestirsi. P. pass. stracanciatu: trasformato. || Contraffatto. || Travestito.

Stracanciata. V. stracanciamentu.

Stracannari. v. a. Svolger il filo da un cannello e avvolgerlo in un altro: trascannare, stracannare. P. pass. stracannatu: trascanmato.

Stracarricu. add. Più che carico: stracarico.

Stracaru. add. Oltremodo caro: stracaro.

Straccamentu. s. m. Lo straccare: straccamento.

Straccari. v. a. Torre o scemare le forze, stancare: straccare. || met. Nojare: straccare. || rifl. a. Indebolirsi le forze nell’operare: straccarsi. P. pass. straccatu: straccato.

Straccata. s. f. Lo straccare o straccarsi.

Straccativu. add. Che stracca: straccativo.

Stràcchiuli. V. strucciuli.

Stracchizza. s. f. L’essere stracco, stanchezza: stracchezza. || Noja, fastidio: stracchezza.

Stracciari. V. sfardari.

Stracciu. s. m. Vestimento e qualsivoglia panno logoro o stracciato: straccio.

Stracciuni. add. Uomo mal in assetto e vagabondo: straccione.

Straccu. add. Indebolito di forza, stanco: stracco. || Di quello strumento dal lungo uso logoro: stracco. || a straccu, a caso, inconsideratamente: al bacchio.

Stracculiddu. dim. Alquanto stracco: stracchiccio.

Straccuni (A. posto avv. Vale assiduamente, indefessamente, dato a un’opera: accanitamente.

Strachiòviri. v. intr. Strabocchevolmente piovere: strapiovere. P. pass. strachiuvutu: strapiovuto.

Strachiummari. v. intr. Uscir di dirittura perpendicolare, uscir di piombo: strapiombare. (Fanf. V. d. u. Tosc.). P. pass. strachiummatu: strapiombato.

Stracòciri. v. a. Cuocere eccedentemente: stracuocere. P. pass. stracottu: stracotto.

Stracoddu. s. m. La parte dietro di una collina od altro, non potuta vedere da chi discende. || cumpariri, veniri a stracoddu, venire improvvisamente, senza esser veduto. || Per strafacciu al § 2.

Stracquari. v. a. Scacciare via gli animali riuniti in un luogo: disperdere. P. pass. stracquatu: disperso.

Stracquinu. s. m. Una forma di sorbetto in piccolo.

Stràcquu. s. m. Tre bestie legate insieme per uso di trebbiare: treccia (Pal. Voc. met. Però la treccia può esser composta di più bestie anco). Forse da tres equus.

Stracu V. tiru. Tratto di balestra o altro (Scob.).

Stracuddari. V. tracuddari: stracollare.