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SCU — 901 — SCU


Scupittiata. s.f. Sparo di vari schioppi a un tratto o fitti: sparata. || Combattimento: scontrazzo. || Il pulire colla setola: setolata, spazzolata.

Scupittiatuna. accr. di scupittiata.

Scupittuni. s. m. Gentile setolina per pulire i denti o simili: setolino. || Quello con cui i lustrini dànno il lustro alle scarpe: bruschino.

Scupittuni. s. m. Arnese di legno a guisa di schizzatojo, nel voto del quale turato con due stoppacci s’introduce la bacchetta e serve per fare scoppi, è balocco da fanciulli: schizzetto. || taliari ad unu pri scupittuni, averlo in uggia: guardarlo in cagnesco. || fari comu lu scupittuni, cacciar alcuno per forza e pigliarne il posto; o non potere sottentrare a chi non sia per anco andato via.

Scuppari. v. intr. Cascare con forza o violenza: piombare. || Precipitare || Cedere precipitosamente: stramazzare. || Sopravvenire inaspettatamente: sopraggiungere. || att. Abbatter giù, fare stramazzare: abbacchiare. || Cavare dal (coppu) cartoccio: scartocciare. || fari scuppari ad unu...: sbalzarlo. || scuppari comu ’na petra darreri lu cozzu, venire inaspettato: cascar addosso come un tegolo sul capo. || mi scuppau stu malu tempu, mi sopraggiunse, mi venne addosso: mi precipitò questo male ecc.

Scuppata. V. scoppu.

Scuppateddu. dim. di scuppatu.

Scuppatina. V. scuppatura.

Scuppatizzu add. freq. di scuppatu.

Scuppatu. add. Da piombare: piombato ecc. || Dicesi di chi ha pochi rispetti umani, beffatore, che non cura riguardi: scoglionato. || Stravagante: caposcarico. || Cavato dal cartoccio.

Scuppatuni. accr. di scuppatu.

Scuppatura. s. f. Venuta altrui all’impensata: sopravvenimento.

Scuppiari. V. scattari.

Scuppiari. v. intr. Dire, inventare bugie, favole: schiantare. || Spropositare.

Scuppulamentu. s. m. Lo sberrettarsi.

Scuppulari. v. intr. Salutar altrui col cavarsi il berretto: sberrettarsi. || Cavarsi il berretto o altro dal capo per caldo o per che sia. || Per scuzzulari V. || Tirar il prepuzio: scappellare. P. pass. scuppulatu: sberrettato.

Scuppulata. s. f. Il cavarsi per riverenza il berretto: sberrettata. || Scappellata.

Scuppulatedda. dim. di scuppulata.

Scuppulateddu, dim. del part. pass. scuppulatu.

Scuppulatina. V. scuppulata.

Scuppuliari. v. a. Dare scappellotti: scappellottare.

Scuppuliata. s. f. Lo scappellottare.

Scuppuliatedda. dim. di scuppuliata.

Scuppulicchia. dim. di scoppula.

Scuppuluneddu. dim. di scuppuluni.

Scuppuluni. accr. di scoppula.

Scuppuni. V. sbattuni. || a scuppuni, posto avv., violentemente o improvvisamente.

Scuprimentu. s. f. Lo scoprire: scoprimento.

Scupriri. v. a. Contrario di coprire: scoprire. || Vedere o far vedere quello che non si vedeva prima: scoprire. || Manifestare, palesare: scoprire || Palesare trattati, azioni che siano celati o segreti: scoprire, p. e. o mi dai 100 scudi o ti scopro. || Il trovare, viaggiando, regioni ignote: scoprire. || Ciò che fa lo scultore sopra una statua abbozzata, lavorando finamente finchè vadano comparendo le membra: scoprire. || intr. Venire a sapere cosa che passi segreta, p. e. ho scoperto che quei birboni insinuano ecc. || scupriri tirrenu, vedere nuova terra, e fig., riuscire a sapere cosa segreta: scoprir paese o terra. || nun ci scopru, non ci vedo bene: non ci sbornio, non ci sguinguo (Rigutini) da sguinguere, sbilurciare. P. pass. scupertu o scuprutu: scoperto.

Scupulari. V. tagghiari. || – stuppagghiu. V. cummigghiari (Scob.).

Scupuliaturi, Scùpulu V. scupuni.

Scupuni. s. m. Arnese per ispazzar il forno: spazzaforno. || Sorta di giuoco alle carte.

Scuraggiari. V. scuraggiri.

Scuraggimentu. s. m. Il perder il coraggio: scoraggiamento.

Scuraggiri. v. a. Toglier il coraggio: scoraggiare, scoraggire. || rifl. a. Perder il coraggio: scoraggiarsi, scoraggirsi. P. pass. scuraggiutu: scoraggito.

Scuramentu. s. m. Avvilimento d’animo: scoramento. || Scurazione: scuramento.

Scurari. v. intr. Farsi sera: imbrunire, abbujarsi, p. e. come s’ abbuja mi tocca andar tastone (Giuliani). Anco in Dante Purg. XVII || Farsi notte: annottare || att. Oscurire: scurare, abbujare. || ti scura ccà: ti fa notte qui, la notte ti sopraggiugne mentre stai qui, ti fa notte qui. || mi scuranu li nuttati ecc., mi passan le notti. || la notti scura niura, la notte si fa buja. || scurari a ’na banna: pernottare, albergare in un luogo. || scurari l’occhi, render buja la vista: abbacinare. || scurari lu cori: accorarsi. || si scura nun agghiorna? modo prov. per dire che sarà fra poco, non passerà molto. || Att. Scoraggiare: scorare. P. pass. scuratu: imbrunito. || Scurato. || Pernottato. Scorato.

Scurata. s. f. L’imbrunire. || a la scurata: in sull’imbrunire.

Scurba. V. tripiolu.

Scùrbia. s. f. Scarpello fatto a doccia: sgorbia.

Scurbiedda. dim. di scurbia: sgorbiolina.

Scurchittari. v. a. Levare dai gangherelli, sfibbiare.

Scurciamentu. s. m. Lo scortecciare: scortecciamento. || Il levar la buccia: sbucciamento. || Leggera ferita: scalfittura.

Scurciari. v. a. Levare la scorza: scorzare. || met. Spogliare: scorzare. || Levar la corteccia: scortecciare. || Detto de’ muri, scalcinare: scortecciare, scrostare. || Levar la buccia: sbucciare. || Torre il baccello: sbaccellare. || Levar il mallo alle noci: smallare. || Tor via la pelle: scorticare. || Detto delle piante, muoversi a sugo (La Via). || fig. Cavar altrui astutamente danaro, pelare: scorticare. || Distruggere colle troppo gravezze le sostanze: scorticare. || Imitare al vivo, dipingere tale quale: contraffare. || T. leg. Sgrossare. || rif. a. per sim, cavarsi di dosso i vestiti immollati di pioggia, di sudore ecc. || Intaccarsi leggermente la pelle: