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SAL — 850 — SAN


Salottu. s. m. Sala piuttosto grande che piccola, stanza qualunque: salotto.

Salpari. V. sarpari.

Salprunella. s. f. Sale artificiato, nitrato di potassa fuso: salprunella.

Salsa. V. sarsa e seg.

Salsu. s. m. Malattia che viene alla cute, ossia eruzione cutanea che apporta gran pizzicore: salsa, salsezza, salsedine.

Salsu. V. salitu.

Salsugginusu, Salsusu. add. Che ha salsuggine: salsugginoso.

Saltabbancu. V. saltimbancu.

Saltacori. V. batticori.

Saltari. V. satari.

Saltèriu. s. m. Il volume e l’opera dei salmi di David: saltèrio. || Strumento musicale in forma di un triangolo, troncato in cima, che ha trenta corde d’ottone: salterio.

Salumaru. s. m. Venditore di salumi: salumajo.

Salumi. s. m. Le vivande che si vendono salate: salume.

Saluneddu. dim. di saluni: saloncino.

Saluni. accr. di sala: salone.

Salutari. v. a. Far cenno o motto di cortesia, di complimento, secondo l’uso: salutare. || T. mar. e mil. Rendere gli onori dovuti alla bandiera d’una nazione, a’ superiori della milizia ecc.: salutare. || salutari ad unu pri re, acclamarlo per re: salutare alcuno in se. || Prov. comu saluti, sarai salutatu: come farai, così avrai. P. pass. salutatu: salutato.

Salutari. add. Salutifero: salutare.

Salutata. s. f. Il salutare: salutata (V. participiu).

Salutatedda. dim. di salutata.

Salutatuna. accr. di salutata.

Salutazzioni. s. f. Saluto: salutazione.

Salutevuli. add. Che dà o apporta salute: salutevole.

Saluti. s. f. Stato ordinario buono del corpo, sanità: salute. || Salvezza: salute. || Felicità eterna: salute. || cu saluti, congratulazione, complimento di civiltà che si fa altrui. Onde fari lu cu saluti, congratularsi: far i mi rallegro. || a la saluti di... far checchessia a onore ed augurio di alcuno: alla salute di... || Prov. cu’ avi saluti e libbirtà è riccu e nun lu sa, ha le due principali cose: chi ha sanità è ricco e non lo sa, il prov. siciliano però è più liberale. || la saluti veni di l’alligrizza di lu cori, e si dà anco viceversa: l’allegria è il primo rimedio della scuola Salernitana. || megghiu poviru cu la saluti ca riccu e malatu, meglio senza alcuna delle due, che si dice anco: quantu vali la saluti nun vannu li dinari.

Salutìferu. add. Salutevole: salutifero. || Prov. la chianta velenusa non ha nasciutu mai di radici salutifera, e crederei anche viceversa.

Salutìvuli. V. salutevuli.

Saluttinu. dim. di salottu: salottino.

Salutu. s. m. Il salutare: saluto.

Salva. V. salviata.

Salvaggiu. V. sarvaggiu.

Salvari. V. sarvari.

Salvia. V. sarvia.

Salviata. s. f. T. mil. Lo sparo contemporaneo di molti schioppi o cannoni in segno di salute o gioja: salva.

Salvietta. V. sarvietta.

Salvirriggina. s. f. Orazione che si recita alla madonna: salveregina, poichè comincia con esse parole. || Que’ rintocchi di campana che suonano verso l’ora terza del matutino, per avvisare che si reciti tal orazione.

Salvu. V. sarvu.

Salvucunnuttu. s. m. Sicurtà temporanea, perchè altri non sia molestato nel far checcheschessia: salvocondotto.

Sambarari. V. assammarari. V. A.

Sambucu. V. savucu (in Taormina).

Sammartinara. s. f. e add. Spezie di frumento di buona qualità.

Sammartinaru. s. m. add. Spezie di cavol fiore.

Sammucara. s. f. Spezie di frumento, che fa la spiga bianca.

Sammucaru. s. m. Sorta di tabacco da naso, che si fa nelle contrade di Sambuca (Provincia di Palermo).

Sammuzzamentu. s. m. L’attuffarsi: attuffamento.

Sammuzzari. v. a. Immergere: attuffare. || intr. Andar sott’acqua: attuffarsi, soppozzare, sottopozzare. || rifl. alt. Ficcarsi. P. pass. sammuzzatu: attuffato.

Sammuzzaroli. s. m. pl. Spezie di frutti di mare, che si mangian crudi.

Sammuzzata. s. f. L’azione dell’attuffarsi: attuffata.

Sammuzzaturi. V. maraguni. la § 2. || E semplicemente chi è bravo a soppozzare per diletto.

Sammuzzu. s. m. Luogo ove si attuffan i marangoni.

Sammuzzuni. (A. posto avv. Tuffarsi col capo in giù. || Vale anco a precipizio o sconsideratamente.

Sampagghiuni. V. zappagghiuni.

Sampugna. s. f. Strumento rusticano musicale da fiato: sampogna, zampogna.

Sampugnedda. dim. Sampognetta, zampognetta.

Sampugnïari. v. intr. Suonar la sampogna: sampognare, zampognare.

San. Accorciativo di santu: san.

Sanabbili. add. Atto a sanarsi: sanabile.

Sanacrozzi. s. m. Spezie di cerotto creduto buono a sanar ossa dislogate e simili: ossocrozio.

Sanamenti. avv. Con sanità: sanamente. || Bene, saggiamente: sanamente.

Sanamentu. s. m. Il sanare.

Sanapurceddi. s. m. Colui che castra i porcelli.

Sanari. V. senari.

Sanari. v. a. Far sano: sanare. || Riappiccare pezzi di un oggetto rotto, i margini di una ferita: saldare, risaldare. || Render sanità: sanare. || Ritornar qualsivoglia cosa nella interezza di prima: risanare. || Castrare, sanare. E se parlasi di polli: accapponare, capponare.

Sanata. s. m. Il sanare. || Castratura.

Sanatizzu. add. Mezzo sanato, o non ben sanato.

Sanatodos. s. m. Rimedio universale. Voce spagnuola.

Sanaturi. verb. Colui che sana: sanatore; che castra: castratore.