Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
PAI | — 686 — | PAL |
paisi: per tutto s’incontrano le medesime cose: tutto il mondo è paese.
Paisista. s. m. e f. Pittore di paesaggio: paesista.
Paisuni. accr. di paisi: paesone.
Pàjula. s. f. Stramba intessuta di foglie di cerfuglione, fatta a somiglianza di fascia, colla quale si lega il giogo al bue. (Potrebbe venire dal Lat. palear: pagliolaja, cioè la giogaia de’ bovi; poichè la pajula lega il giogo al collo del bue là dove ha principio la pagliolaia; e medesima origine deve avere pagliolaia).
Pala. s. f. Strumento di varie forme, che serve a tramutare ed ammontare cose minute ecc.: pala. || Quella parte della ruota fatta a foggia di pala, che fa volgere il mulino: pala. || Strumento di legno con cui si giuoca e dassi alla palla: mèstola || Altro strumento per ammazzar gli uccelli nella caccia a frugnolo: ramata. || Altro strumento col quale si giuoca alle palle, fatto di corda di minugia tessute: racchetta, lacchetta. || Arnese dove gl’infermi, che non possono muoversi di letto, fanno i loro agi: padella. || T. mar. La parte del remo che taglia le acque: pala. || – di li spaddi, la paletta delle spalle, la quale con l’omero è legata al braccio: scàpola, paletta. || – di lu furnu, arnese per infornare il pane: pala (Car. Voc. Met.). || – di spagghiari: ventilabro (An. Cat.). || – di la scupetta. V. culazzu. || – di ficu d’innia: foglia o articolazione del fico d’india. || aviri ’na cosa ’ntra la pala di la spadda, si dice dello aspettarsi un danno o simile. || di pala ’m perticu. V. palu.
Palacastra. s. f. Parte del carretto, coscie: ridolo. (An. Cat.).
Palacciunata. s. f. Chiuso fatto di palanche in vece di muro: palancato, palafitta.
Palacciunazzu. pegg. di palacciuni.
Palacciuneddu. dim. di palacciuni.
Palacciuni. s. m. Legno lungo e grosso per uso di palafitta: palanca. || O per uso di sostener alberi ecc.: palo.
Paladina. s. f. Sorta di pelliccia che portan le donne al collo nell’inverno: palatina.
Paladinu. s. m. Titolo d’onore dato da Carlo Magno a dodici uomini: palatino. || Per sim. uomo valoroso, eccellente: paladino. || add. Bel giovane, aitante della persona (S. Salomone-Marino.).
Palafangu. V. parafango.
Palafitta. s. f. Riparo di pali fitti in terra: palafitta.
Palafrineri, Palafurneri. s. m. Quegli che cammina alla staffa del palafreno, e lo custodisce: palafreniere.
Palai. V. linguata.
Palamaru. s. m. Funi di giunco marino lunghe e legate ai lati della tonnara, ognuna porta un’ancora, e servono a tener ferma la tonnara. || quantu jetta un palamaru, quanto si estende la fune di esso.
Palamentu. s. m. Nome collettivo di tutti i remi di un legno: palamento, remeggio.
Palamitara. s. f. T. zool. Rete lunga che si arma come il tramaglio, per prendere palamite, lacce, tonni e diversi bestini: palamitara, palamìte.
Palàmitu. s. m. T. zool. Pesce quasi simile al tonno, ma più piccolo, più tondo di corpo, di color turchino e rigato: palamìta. Scomber pelamis L. || Per piramidi. V.
Palandra. s. f. Pezzo tondo di trave, che si adopra in occasione di far camminare cosa di gran mole, facendola correre su questi pezzi rotolantisi: curro. V. palanga.
Palandranu. s. m. Mantello di albagio con maniche: palandrana, palandrano.
Palanga. V. palandra. (Dal Gr. φαλαγγες: curro).
Palangana. s. f. Vaso di forma ovale e cupa per uso di lavarsi le mani e il viso: catinella, bacile. (Sp. palangana: bacile da farsi la barba).
Palangara. s. m. Arnese peschereccio.
Palantra. V. palandra. || Bastimento quadro con due o tre alberi e vele quadre e latine: palandra (Pitrè).
Palantranu. V. palandranu.
Palari. V. impalari.
Palascarmu. s. m. Piccola barchetta, che si porta pei bisogni del navilio grande: paliscarmo, paliscalmo.
Palataru. V. palatu.
Palatedda. dim. di palata: palatina (crederei d’uso).
Palatinu. add. Di o da palato: palatino. || Di persone o cose di servizio de’ regali palagi; e di chi è addetto a servir immediatamente i sovrani: palatino.
Palatu. s. m. Parte interna e superiore della bocca: palato. || fig. Il senso del gusto: palato.
Palaustrata. s. f. Ordine di balaustri collegati e posti secondo distanze ecc: balaustrata.
Palaustru, Palaustu. s. m. Colonnetta lavorata variamente che si adopera per ornamento di parapetti e simili: balaustro.
Palazzata. s. f. Ordine o prospettiva di palagi. Fanf. nel Voc. d. u. Tosc. cita Bianchini che registra la voce: palazzata, benchè in senso di esagerazione.
Palazzeddu, Palazzettu. dim. di palazzu: palazzetto. || E per quartinu V. O anco per casuzza V.
Palazzineddu. dim. di palazzinu.
Palazzinu. dim. di palazzu: palazzino.
Palazzottu. s. m. Palazzo non grande nè piccolo: palazzotto.
Palazzu. s. m. Casa grande isolata e nobile: palazzo, palagio. || La Corte del Principe: palazzo. || jiri in palazzu, parlandosi di giuoco, oltrepassar il punto prefisso: sballare, aver o pigliar lo spallo, sbarocciare. || cuntari palazzi, contar fandonie, o cose esagerate, millantarsi: sballare, contar grandezzate. || jiri o mannari di c.... ’m palazzu, far andar in su o in giù senza pro: andare o mandar ciacciando.
Palazzuni. accr. di palazzu: palazzone.
Palazzusu. add. Chi di sè o de’ suoi conta maraviglie: borioso, parabolano.