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MOD — 604 — MOL


comandato il cignone della carrozza: molla. || – traversa, specie di molla da carrozza: molle a balestra. || – a suffrè: molle a telegrafo, pure da carrozze. || Strumento da rattizzar il fuoco: le molle. || – di la corda di lu sicchiu: molletta.

Mòddiu. s. m. Letto da morto: cataletto. (Pasq, lo deriva dal Lat. morior moriri: morire, cangiata la r in d).

Moddu. add. Contrario di duro: molle. || Debole, tenero: molle. || fig. Tardo, lento nell’operare: bilicone, arrembato, pausone, mollone, lentoso, ninnolone. Onde iri o essiri moddu: dormicolare (met.). || Fiacco: dinoccolato. || E, moddu moddu, dà più forza: lento lento. E vale anche chi fa il fatto suo senza farne avvedere: acqua cheta. E avv. cheton chetoni. || moddu e levitu, V. muddacchiaru. || Morbido, delicato: molle. || Per sòffice, cioè di guanciale e simile, che toccato, cede. || Pieghevole, flessibile: molle. || In certi luoghi, dice Pasq. l’usano per mare. Ciò forse perchè il mare è molle; però in ital. molle vale bagnato, per cui un’analogia vi si tira. Di più vi è mollaja per pantano. || mettiri a moddu, il tener i panni per più ore immersi nell’acqua: metter in molle. || iri a moddu una cosa, svanire: andar in fumo. || a moddu, posto avv., vale immerso nell’acqua: in molle; o in mollo, vi è però qualche raro esempio di: a mollo. || moddu, detto del vino, quando diventa viscoso. || E per impotente.

Modellabbili. add. Atto ad essere modellato: modellabile.

Modellari. v. a. Formare con terra o cera il modello di checchessia, dar forma: modellare. P. pass. modellatu: modellato.

Modellaturi. verb. Chi o che modella: modellatore.

Modellettu. V. mudillettu.

Modellu. s. m. Disegno o rilievo in piccolo di ciò che si dee far in grande: modello. || met. Esemplare, prototipo: modello. || Uomo o donna che serve a pittori o scultori di esemplare: modello. E quella statua di legno o altro che serve per l’istesso uso, ma per il panneggiamento: modello. || met. Esemplare, prototipo: modello.

Moderabbili. add. Che si può moderare.

Moderamentu. s. m. Moderazione: moderamento.

Moderari. v. a. e intr. Porre modo, modificare: moderare. || rifl. Temperarsi: moderarsi. P. pass. moderatu: moderato.

Moderatamenti. avv. Con moderazione: moderatamente.

Moderatissimamenti. avv. sup. Moderatissimamente.

Moderatissimu. add. sup. di moderato: moderatissimo.

Moderatizza. s. f. Moderazione: moderatezza.

Moderaturi –tura –trici. verb. Chi o che modera: moderatore –trice.

Moderazzioni. s. f. Il moderare: moderazione.

Moderazziunedda. dim. del precedente.

Modernamenti. avv. Al modo d’oggi: modernamente.

Modernìsimu. s. m. Qualità di ciò che è moderno: modernità.

Modernissimamenti. avv. sup. Modernissimamente.

Modernizzamentu. V. rimodernamentu e seguenti.

Modernu. add. Del tempo nostro, fresco, novello: moderno. || a la moderna, posto avv., come s’usa ora: alla moderna. Sup. modernissimu: modernissimo.

Modestamenti. avv. Con modestia: modestamente.

Modèstia. s. f. Virtù che fa contenere in dovuti limiti gli atti e il portamento: modestia. || Non vanità nel sentir di sè: modestia.

Modestissimamenti. avv. sup. Modestissimamente.

Modestu. add. Che ha modestia: modesto. || Non eccedente: modesto. Sup. modestissimu: modestissimo.

Modificari. v. a. Moderare, temperare: modificare. || Produrre cangiamento, diversificare il modo di essere: modificare. P. pres. modificanti: modificante. P. pass. modificatu: modificato.

Modificativu. add. Atto a modificare: modificativo.

Modificazzioni. s. f. Il modificare: modificazione.

Modificazziunedda. dim. Modificazioncella.

Modista. s. f. Colei che fa cappelli, cuffie e altre acconciature da donna, secondo la moda corrente: modista, crestaja. || modisti, pl., soglionsi chiamare taluni acerrimi seguaci delle mode: buongustai.

Modu. s. m. Guisa, maniera: modo. || a modu, posto avv., in modo, a guisa: a modo. || Maniera, costume: modo. || Misura, regola: modo. || Rimedio, temperamento: modo. || Volontà, piacimento: modo. || ad ogni modu, posto avv.. ciò non pertanto: ad ogni modo. || a modu di diri o di parrari, per esempio: a modo di parlare. || vuliri tutti così a modu sò: voler tutto a modo proprio. || fari a modu sò: far a suo modo. || di o pri modu chi, in guisa che: per modo che.

Modulari. v. a. Regolar il canto e il suono: modulare. P. pass. modulatu: modulato.

Modulaturi. verb. Chi o che modula: modulatore.

Modulazzioni. s. f. Misura armonica: modulazione.

Mòdulu. s. m. Modello, forma: mòdulo.

Moffa. V. boffa.

Mogghi. V. mugghieri. (Anco in qualche dialetto Toscano: mogghie. Nerucci).

Mogghiari. V. vagnari. (Fr. mouiller: bagnare).

Mogghiu. V. moddu. || Bagnato V. sopra.

Moja. s. f. Cacata liquida: squàcquera.

Moju. s. m. T. zool. Uccello di pantano, grande come una gallina: moriglione, bibbio, caporosso, anatra penelope. Anas ferina L.

Mola. s. f. Pietra circolare, piatta di sotto e colma di sopra, forata in mezzo, per uso di macinare: màcine, màcina, mola. || Quella pietra su cui si arruotan i ferri: ruota. || Massa carnosa, informe, dura e priva di senso, che formasi nell’utero dopo il concepimento, e che è spinta fuori, dietro un certo tempo della sua formazione: mola. || Dente molare. || T. past. Arnese dello strettojo da pastai: ruota.

Molara. s. f. Cava di macine.

Molestamenti. avv. Con molestia: molestamente.

Molestamentu. s. m. L’atto del molestare: molestamento.

Molestari. v. a. Dar molestia: molestare. P. pass. molestatu: molestato.