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FOS — 398 — FRA


Fosfiti. s. f. T. chim. Sale formato dalla combinazione dell’acido fosforoso, non compiutamente ossigenato con base salificabile: fosfite.

Fosforescenza. s. f. Proprietà di apparir lucente per effetto di calore, strofinamento, ecc.: fosforescenza.

Fosforicu. add. Che è o partecipa del fosforo: fosfòrico.

Fòsforu. s. m. Nome della stella Venere mattutina: fòsforo. || T. fis. Nome generale di molti corpi che, senza essere in istato manifesto di combustione o di elettricità, tramandan luce: fosforo. || Materia elementare luminosa e che abbrucia senza il fuoco: fosforo.

Fosforusu. add. Che ha fosforo: fosforoso (Mort.). || add. Di un acido che s’ottiene decomponendo il protocloruro di fosforo con l’acqua: acido fosforoso.

Fossa. s. f. Spazio di terreno cavato per ricever acque, ecc: fossa. Buca da grano: fossa. || Sepoltura: fossa. || Onde: aviri li pedi a la fossa, esser presso a morire: aver il piè nella fossa. || – di quacina, quella buca dove si stempera la calce: truògolo. || T. anat. Alcune cavità del corpo umano: fossa. || Pe’ gettatori è una bocca a piè della fornace ove sotterrasi e si serra la forma: fossa. || T. mar. La camera delle gomene verso prua: fossa delle gomene. || T. mil. Scavo intorno le mura o altro della fortezza: fosso. || fossa pi pigghiari vulpi: trabocchetto.

Fòssili. add. Delle sostanze in generale che si cavano dal seno della terra: fòssile. || Che è della natura de’ fossili: fossile. || Come s., sostanza fossile: fossile.

Fossu. s. m. Fossa: fosso. || Piccolo borratello: fosso. || La buca che si fa a terra per piantar alberi: formella. || fig. Le miserie e le calamità della vita umana: gogna. || purtari o mettiri ad unu a lu fossu, metterlo in posizione dove non sia agevole il districarsi. || – di la nivi: giacciajo. || E quell’avvallamento che fa il corpo in sulle materassa: buca del letto. || cu’ scava lu fossu, lu primu iddu cci cadi, chi apparecchia il male per altrui, ci cade egli pel primo.

Fotografari. v. a. Ritrarre colla fotografia: fotografare (Comincia ad esser in uso).

Fotografìa. s. f. Arte di ritrarre per mezzo della luce, per mezzo della camera oscura: fotografìa. || L’oggetto ritratto sulla carta: fotografia.

Fotograficamenti. avv. Per fotografia: fotograficamente.

Fotograficu. add. Di fotografia: fotogràfico.

Fotografiedda. dim. Piccolo soggetto ritratto per fotografia: fotografietta (Credo d’uso).

Fotografista. s. m. e f. Fotografo: fotografista.

Fotògrafo. s. m. Chi esercita la fotografia: fotògrafo.

Fra. e 'nfra. prep. Tra: fra.

Fra. Accorciativo di frate: fra'.

Fraari. v. intr. Rumoreggiamento che fa la marina quando si vuol levar la tempesta: rubbolare. || Il venir alla superficie dell’acqua che fanno i pesci.

Frabbalà V. farbalà. || Spezie di lasagne lavorate agli orli.

Fràbbica. V. fabbrica.

Frabbuttu. (Mal.) s. m. Truffatore, ingannatore: farabutto.

Fraca. V debbuli (Vinci e Pasq.).

Fracassamentu. s. m. Il fracassare: fracassamento.

Fracassari. v. a. Frangere con rumore, romper in più parti sì che la cosa rimanga malconcia: fracassare. || fracassarisi, andar in fracasso: fracassare (intr.). || met. Sconciare, attraversare i disegni altrui: contrariare. || Andar in rovina: fracassare. || T. mur. Lisciare col pialletto: piallettare, sfratazzare (Fanf. Voc. d. u. Tosc.). P. pass. fracassatu: fracassato. || Piallettato.

Fracassatissimu. add. sup. Fracassatissimo.

Fracassatizzu. dim. di fracassatu.

Fracassatuni. accr. di fracassatu.

Fracassatura. s. f. Fracassamento: fracassatura.

Fracassaturi –tura. verb. Chi o che fracassa: fracassatore –trice.

Fracassìa e Fricassìa. V. fricasè.

Fracassiari. V. fracassari nell’ultimo significato.

Fracassiatu. s. m. Il muro piallettato.

Fracassìu s. m. Fracasso continuato o il frastuono del fracasso: fracassìo.

Fracassu. s. m. Rottura fragorosa; e rumore simile a quello che fan le cose nel rompersi: fracasso. || fari fracassu, far gran rumore: far fracasso. || Una gran quantità: un fracasso. || fig. Strage, ruina: fracasso. || a fracassu, a ruina, a precipizio: a fracasso. || Per met. frastuono, bisbiglio: fracasso. || T. mur. Assicina quadra di una spanna di lato, attraversata nel mezzo da un regoletto a uso di presa, serve a lisciar l’intonaco: pialletto, sfratazzo (Fanf. Voc. d. u. Tosc.).

Fracassuni. accr. Gran fracasso.

Fracassusu. add. Che fa fracasso: fracassoso. || Detto di uomo che troppo e molto comincia, fa e si precipita: acciarpone, abborraccione. || Detto di cosa di più apparenza che sostanza. || Persona che fracassa o fa grande strepito: fracassone.

Fracastòriu. s. m. Medicamento oppiato detto così dal suo autore, Fracastoro. || met. Cosa nojosa.

Fraccata. s. f. Gran quantità e dicesi di legnate, busse: una fraccata di vastunati: una fiacca, un fiacco di bastonate.

Fraccatuna. accr. di fraccata.

Fraccheca. s. f. Cosa vile, vecchia di poco conto: ciarpa.

Fracchecu. add. Misero, senza quattrini: fiaccato, spiantato.

Fracchi. s. m. Vestito da conversazione con le falde a coda: giubba lunga, falda (Fr. frac).

Fracchïari. v. intr. Cominciar a mancar, a venir meno e si dice di molte cose che col tempo e coll’uso perdono di loro essere: sciuparsi. || Detto di persona: indebolirsi. O dar sospetto di mancar o che: vacillare, barellare. || Detto di cosa che di certa divien dubbia: vacillare. || met. Errar colla mente: armeggiare (da fraccu o fiaccu, quasi infiacchire).

Fracchina. V. facchina.

Fracchizza V. fiacchizza.

Fraccò. V. fraccottu.

Fraccòmmudu. s. m. Fuggifatica, che fa le cose a suo comodo: santagio, comodone.