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FER — 376 — FES


esser ai ferri. || battiri lu ferru mentri è caudu, modo prov., quando vi è la comodità di operare: batter il ferro mentre egli è caldo. E mentri lu ferru è caudu si stira, dello stesso senso: bisogna macinar mentr’egli piove. || lu malu ferru si nni va pri la mola, le cose cattive non arrecano pro: la farina del diavolo non fa profitto. || ferri di la gula, T. legn. strumento a pialla da far le incanalature o linguette: incorsatoio. || Quel ferro che è conficcato sur una panca per appuntellarvi il legno che si vuol piallare, perche non iscorra: granchio. || – a castagna: stiaccino (An. Cat.) || T. mar. Strumento a guisa d’un’àncora che posto in una punta della barca, tiene legata ad un grosso capo di fune tutta la tratta. || Prov. lu bonu ferru si vidi a la mola, alla prova si conosce il buono: il buon ferro si vede alla ruota o alla pietra. || – di famicia, arnese da calzolaio: fiossino o siossino. || – di taccu, altro arnese da calzolaio: bisègolo, toccafilari (a Firenze). || – quadralinu, ferro in forma quadrangolare, di grossezza maggiore delle vergelle comuni: quadretto. || – di fanali, qualunque pezzo di ferro che sostenga fanali o simili: bracciuolo (Car. Voc. Met.). || Prov. cu’ di ferru firisci di ferru pirisci: chi di ferro ferisce di ferro perisce. || T. legn. – di la pialla o di lu chianuni, specie di scarpello senza codolo che si ficca nella buca della pialla e va a sporgere un po’ dalla feritoia: ferro della pialla. || – a denti, il medesimo come sopra, ma minutamente dentato: ferro a denti. || teniri ferru, fig. esser riserbato: serbare nel pelliccino. || parrari a ferru ardenti, parlare risentitamente. || a ferru di cavaddu, posto avv. ellittico siccome è quel ferro: a ferro di cavallo. || – di quasetti. V. busa. || ferri di lu caminu o brachittuni, quell’arnese che serve a tener sospese le legna ed anche lo spiedo per l’arrosto: alari. || – di scurniciari. V. in scurniciari. || – di sgassari, è presso i tornitori quello strumento da tornire conformato a guisa di una fogliolina: foglia. (Zan. Voc. Met.). || – d’incannari: fuso da petto. || – di custuri: ferro da spianare (Rocca). || Prov. appizzaricci lu ferru e lu carvuni, far cosa inutile: perdervi il ranno ed il sapone.

Ferruggignu. add. Ferrigno, che è di color di rugine: ferrugigno.

Ferrugginusu. add. Che partecipa della natura del ferro, o del colore del ferro: ferruginoso.

Ferruina. V. furraina. || V. risina. || (Scob.)V. sodatura.

Fersa. s. f. T. mar. Ogni telo della vela, cioè ognuna di quelle liste di tela che cucite insieme forman la vela: ferzo. || Ciascuna lista del tessuto che cucite insieme forman l’abito, il lenzuolo ecc: telo.

Fèrtili. add. Fruttuoso, fecondo e si dice delle terre: fertile. || Abbondante, copioso: fertile. || E si dice tirrenu fertili ad uomo soro, sciocco. Sup. fertilissimu: fertilissimo.

Fertilissimamenti. avv. sup. Fertilissimamente.

Fertilità, Fertilitati. s. f. Astratto di fertili: fertilità, fertilitade, fertilitate.

Fertilizza. s. f. Fertilità: fertilezza.

Fertilizzari. v. a. Render fertile: fertilizzare. P. pass. fertilizzatu: fertilizzato.

Fertilmenti. avv. Con fertilità: fertilmente.

Feru. V. fieru.

Ferventari. (Mal.) V. premurari.

Ferventi. add. Bollente, che ha fervore: fervente. || met. Veemente, intenso, ardente; e detto di uomo, ansioso, premuroso: fervente. Sup. ferventissimu: ferventissimo.

Ferventimenti. avv. Con fervenza: ferventemente.

Ferventissimamenti. avv. sup. Ferventissimamente.

Fervenza. s. f. Fervore: fervenza.

Fervidamenti. avv. Ferventemente: fervidamente.

Fervidissimamenti. avv. sup. Fervidissimamente.

Fervidizza. s. f. Astratto di fervidu: fervidezza.

Fervidu. add. Fervente; appassionato, veemente: fèrvido. Sup. fervidissimu: fervidissimo.

Fèrviri. v. intr. Bollire, e met. esser veemente: fervere.

Fervuri. s. m. Calor veemente, e met. veemenza di passione: fervore.

Fervurinu. s. m. Discorsetto che si suol tenere dai sacerdoti sull’altare ai fedeli, per inspirar fervore: allocuzioncella.

Fervurusamenti. avv. Con fervore: fervorosamente.

Fervurusissimamenti. avv. sup. Fervorosissimamente.

Fervurusu. add. Che ha fervore: fervoroso. Sup. fervurusissimu: fervorossimo.

Fervurusuni. acc. Di molto fervoroso.

Fesi. s. m. Strumento di ferro con manico lungo, con una parte a scure e l’altra a picone che serve a cavar fossi, fender sassi ecc. beccastrino.

Festa. s. f. Giorno solenne, in cui non si lavora: festa. || – cumannata, di precetto della chiesa: festa comandata. || – mobbili, che non ha giorno fissato: festa mobile. || Solennizzazione in chiesa della ricorrenza o commemorazione: festa. || Spettacolo, apparato pubblico: festa. Onde: dar una festa. || fari festa, non lavorare: fare festa. || Carezze o allegra e lieta accoglienza: festa. Onde fari festa ad unu, fargli lieta cera: far festa ad uno. E dicesi anco degli animali. || cumannari li festi, met. spadroneggiare: comandar le feste. || boni festi, mancia nelle ricorrenze di feste grandi: ceppo (quando è Natale), buone feste ecc. Onde: dari li boni festi vale augurarle e dar la mancia: dar le buone feste. || robbi di festa, le vestimenta pulite per indossarsi nelle feste: vesti da festa. || essiricci festa e quaranturi, non parlando di chiesa, vale fare gran festa e sollazzo. || festa in chiesa e festa in cucina, secondo il costume che la gola deve godere delle feste religiose. || farinni la festa di unu, ucciderlo: far la festa ad uno. E detto di altre cose vale consumarle, godersele: far la festa di una cosa. E anche rubare una cosa: farne la festa (Rigutini). || mettiri la lingua di li festi, determinarsi a dire le vergogne altrui e rinfacciargliele: scorbacchiar alcuno. || guardari la festa, astenersi dal lavoro in giorno di festa: guardar la festa. || tèniri ad unu unni si sedi li festi, spregiarlo: averlo in tasca o in culo. || Prov. ad ogni santu veni la so festa, parlandosi di merci o simile, vale che verrà il tempo in cui avranno prezzo: non è si trista spazzatura, che non s’adoperi una volta l’anno;