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ECH — 341 — EFF


Ed è particella responsiva che dimostra prontezza, prestezza: eccomi. || Si unisce alle particelle ti, cci, vi, lu, ecc. e vale: ecco me, te o a te, voi o a voi, ecco quello ecc. || eccuti, senza riferirsi a persona, vale, ecco che viene a un tratto: eccoti. || Posposto, indica, picca, minaccia p. e. tu ni nieghi ciò? e io ti niegherò altro, ecco. || eccu chi: ecco che. || ecculu, modo che si prepone alle parole con cui si vuol dimostrar checchessia, p. e. come dobbiamo fare? eccolo. || eccu cca: ecco qua. || èccuni: èccone, ecco di quelli di cui si parla.

Echeggiari. v. intr. Risuonar per eco: echeggiare. P. pres. echeggianti: echeggiante. P. pres. echeggiatu: echeggiato.

Economatu. s. m. Ufficio dell’economo: economato.

Economìa. s. f. Arte di ben amministrare i beni pubblici e privati: economia. || Il sapere ben impiegare, spendere con parsimonia: economia. || economia animali, – naturali ecc., leggi che governano l’organismo, la vegetazione: economia animale, – naturale, ecc.

Economicamenti. avv. Con economia: economicamente. || Amichevolmente, senza formalità.

Econòmicu. add. Appartenente ad economia: economico.

Economista. s. m. Scrittore di economia: economista.

Economizzari. v. intr. Amministrar con economia: economizzare. Voce d’uso, e dall’Ugolini ripresa. || Far buon uso.

Ecònomu, s. m. Che ha economia: ecònomo. || add. Colui che risparmia: economo.

Ecu o Leccu. s. m. Voce che mediante il ripercuotimento in alcuni luoghi si prolunga: eco, in ital. è fem. benchè si trovi usato mas. in Bolza. Al pl. è sempre mas. || fari ecu, confermare, approvare, ripetere: far eco. || Il luogo ch’è cagione dell’eco: eco.

Ecumènicu. add. T. eccl. Universale: ecumenico.

Ed. L’istesso che e, aggiuntavi la d per ovviare l’incontro dall’altra vocale: ed.

Eddomadàriu. s. m. T. eccl. Colui che è destinato ogni settimana all’uffiziatura, ognuno che offizia da superiore nelle sacre funzioni: ebdomadario.

Eddira. V. arèddara.

Edema. s. m. T. chir. Tumore molle, proveniente da umori acquosi ristagnati in qualche parte del corpo e più sovente ai piedi: edema.

Edemàticu. add. Che patisce di edema: edematico. (Mort.).

Edematusu. add. Appartenente ad edema; ammalato di edema: edematoso.

Èdera. V. areddara. || edera quinquefogghiu. T. bot. Pianta esotica. Ampelopsis quinquefolia Mich. || edera terrestri, V. erva terrestri.

Edificamentu. s. m. L’edificare: edificamento. || Cagione, e stabilimento di checchessia: edificamento.

Edificari. V. fabbricari. || Per met. Indurre buona opinione, far restare altrui bene impressionato, dar buon esempio: edificare. || rifl. a. Restar edificato: edificarsi. P. pres. edificanti: edificante. P. pass. edificatu: edificato.

Edificativu. add. Esemplare, tale da dar buon esempio: edificativo.

Edificatòriu, add. Atto ad edificare: edificatorio.

Edificaturi –trici. verb. Chi o che edifica: edificatore –trice.

Edificazioni. s. f. L’opera e il risultato dello edificare: edificazione. || fig. Buona impressione di virtù, fatta in altrui, buon esempio: edificazione.

Edifiziu. s. m. Fabbricato nobile, d’importanza, la cosa edificata: edificio, edifizio.

Edili. s. m. Magistrato che ha cura degli edifizi: edile.

Edilità. s. f. Uffizio degli edili: edilità.

Ediliziu. add. Di o da edile: edilizio.

Edittu. s. m. Bando, legge pubblicata: editto.

Èditu. add. Dato alle stampe, pubblicato: èdito.

Edituri –trici. verb. Chi o che produce alle stampe le opere altrui: editore –trice.

Edizioni. s. f. Pubblicazione d’alcuna opera per via di stampa: edizione.

Edra. V. areddara.

Educamentu. V. educazioni.

Educanna. s. f. Donzella che è in educazione nel monastero: educanda.

Educannu. masch. di educanna.

Educari. v. a. Lo allevare e istruire: educare. P. pres. educanti: educante.

Educatamenti. avv. In modo educato: educatamente.

Educateddu. dim. di educato.

Educatissimamenti. avv. sup. Educatissimamente.

Educatu. add. Gentile, cortese, garbato: educato; ma meglio aggiungendovi l’add. e dire: ben educatu, che riguarda le forme esteriori per istare convenevolmente in società: ben educato. E vi è poi: educato bene, che riguarda l’educazione della mente e dello intelletto, e si dice de’ soli giovani (Tomm. D.). || avv. Educatamente Sup. educatissimu: educatissimo.

Educaturi. verb. m. Chi o che educa: educatore e fem. educatrice.

Educazioni. s. f. Allevamento e istruzione e ammaestramento dell’animo: educazione.

Efesios. (Ad posto avv. Inconsideratamente: alla carlona.

Effauttu. s. m. Settima nota, anzi una delle chiavi del canto: effautte. (Mort.)

Effe. V. f.

Efferatu. add. Crudele, di maniere di fiera: efferato. (Mort.).

Effervescenza. s. f. Il movimento eccitato in due sostanze da nuova azione chimica che in esse si operi: effervescenza. || Nel traslato, l’ardore subitaneo degli animi per causa qualunque: effervescenza.

Effettazzu. accr. e pegg. di effetto: effettaccio (Parmi d’uso).

Effetticeddu. dim. di effetto: effettuzzo.

Effettivamenti. avv. Con effetto, in fatti: effettivamente, effettualmente.

Effettività. s. f. La verità della cosa, realtà: effettività. (Mort.).

Effettivu. add. Che è in sostanza o in effetto: effettivo.

Effettivu. avv. V. effettivamenti.

Effettu. s. m. Quel che è prodotto da una causa, la cosa cagionata: effetto. || fari effettu, riescire al fine cui è ordinata, o semplicemente produrre impressione: far effetto. || aviri effettu, effettuarsi; aver effetto. || dari effettu,