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Abbitùtini. s. f. L’effetto dell’abituazione: abitudine.
Abbiu, Abbiju e Abbija. s. m. e f. Luogo dove pasturano le bestie: pastura.
Abbiuccamentu. s. m. Abbattimento d’animo. (D. B.).
Abbiuccari. v. a. Sopraffare, abbattere. || Rifl. Perdersi d’animo: abbioccarsi. (Fanf. Voc. d. u. Tosc.) P. pass. abbiuccatu: abbattuto, abbioccato.
Abbiuccatizzu. add. Mezzo abbattuto.
Abbiuiarisi. v. intr. Avviarsi, quasi per viottoli: avviottolarsi.
Abbiunniamentu. s. m. Imbiondamento.
Abbiunniari. v. a. e intr. Fare o divenir biondo: imbiondare, imbiondire. P. pass. abbiunniatu: imbiondato.
Abbiunniateddu. add. dim. di abbiunniatu: imbiondatello.
Abbivari. V. avvivari.
Abbivirajari. (Scob.) V. abbiviraggiari.
Abbiviraggiari. v. a. Ricompensare: dar beveraggio. || Aggirare alcuno per tirarlo alla sua: subornare.
Abbiviramentu. s. m. Abbeveramento. || Inaffiamento.
Abbivirari. v. a. Dar bere: abbeverare. || Dar acqua alle piante: inaffiare, adacquare. || Far imbevere d’un liquore: abbeverare. || abbivirari ad unu: saziarlo d’acqua o liquore. || abbivirari la quacina: spegner la calce. || Rifl. abbeverarsi, adacquarsi.
Abbivirata. s. f. L’azione d’abbeverare: abbeverata, innaffiata.
Abbiviratamenti. avv. Innaffiatamente.
Abbiviratedda. s. f. di abbivirata: abbeveratina, innaffiatina.
Abbivirateddu. add. dim. di abbiviratu: innaffiatello.
Abbiviratina. V. abbivirata.
Abbiviratizzu. add. Innaffiaticcio, adacquaticcio. || Pianta o terreno che s’innaffia nell’estate: irriguo.
Abbiviratu. add. Abbeverato. || Innaffiato, adacquato. || Met. Informato a voglia di chi parla: piaggiante. Sup. abbiviratissimu: abbeveratissimo. || Innaffiatissimo.
Abbiviratura. s. f. Luogo o vaso dove bevono le bestie: abbeveratojo.
Abbiviraturazza. pegg. di abbiviratura.
Abbiviraturedda. dim. di abbiviratura: piccol abbeveratojo.
Abbiviraturi. s. m. Colui che innaffia: innaffiatore. || Arnese da innaffiare: annaffiatojo. || Canale per innaffiare: emissario, irrigatore.
Abbizzamentu. V. avvezzamentu. || Equilibrio della soma nel dorso de’ somieri: contrappeso.
Abbizzari. V. avvizzari. || Aggiustar la soma sul dorso al somiere: bilanciare, contrappesare.
Abbizzatura di carricu. V. abbizzamentu.
Abbizzaturi. s. m. Ciò che si pone nel cappio della corda con cui si tiene legata la soma: chiavello. || Mezzo carico di legne.
Abbizziari. V. avvizziari.
Abbjura. s. f. Abjurazione: abjura.
Abbjuramentu. s. m. Abjuramento.
Abbjurari. v. a. e intr. Rinunziare ad una falsa credenza: abjurare.
Abbjurazioni. s. f. Abjurazione.
Abblativu. s. m. || sesto caso della declinazione: ablativo || aviri abblativi assoluti; chi si prende libertà di dire o di fare: spadroneggiare.
Abbluccari. (D. B.) V. bluccari.
Abboc ed abbac. avv. Alla peggio: ababboccio. || fari li così abboc ed abbac: abbonacciare, acciabattare. || Dall’uno e dall’altro lato. || Senza considerazione; come vien viene: a bacchio.
Abboccamentu. s. m. Il convenire ad abboccarsi: abboccamento.
Abbolimentu. s. m. Abolimento.
Abboliri e Abbuliri. v. a. Annullare: abolire. P. pass. abbolutu, abbulutu e abbulitu: abolito.
Abbolizioni. s. f. Abolizione.
Abbominabbili. (D. B. e Pasq.) add. abominabile, abominevole.
Abbominari. v. a. Aver avversione a ciò che si reputa male: abominare. P. pass. abbominatu: abominato.
Abbominatissimu. add. sup. di abbominatu: abominatissimo.
Abbominazioni. s. f. Abominazione.
Abbominèvuli. add. Abominevole.
Abbomìniu. s. m. Abominio.
Abboncuntu. V. accuntu.
Abbordu. s. m. Accostamento di due bastimenti: abbordo.
Abborrèvuli e Abburrèvuli. add. Aborrevole. Sup. abborrevulissimu: aborrevolissimo.
Abborrimentu e Abburrimentu. s. m. Aborrimento.
Abborriri e Abburriri. v. intr. Aver in orrore: aborrire. P. pass. abborritu e abburritu: aborrito.
Abborritamenti e Abburritamenti. avv. Aborritamente.
Abborritissimamenti e Abburritissimamenti. avv. sup. Aborritissimamente.
Abbortu. s. m. L’abbortire, lo sconciarsi: aborto. || Feto nato innanzi il tempo naturale: aborto. Presso i naturalisti è qualunque fiore, frutto ecc. nel suo genere mostruoso: aborto. || Fig. Cosa mal riuscita: aborto. || E persona mal conformata: aborto.
Abbozzari. V. Abbuzzari e derivati.
Abbozzettu. V. bozzettu.
Abbozzu. s. m. Prima forma alla grossa: abbozzo.
Abbraccettu, Abbrazzettu e A braccettu. modo avv. Infilar il proprio braccio nella piegatura del braccio altrui: a braccetto. || jiri, caminari o pigghiari abbraccettu: andar, camminare o tener a braccetto.
Abbracciu. V. abbrazzu.
Abbraciari. v. a. Far che le vivande prendano quella crosta che tende al rosso, ponendo bragia nel coperchio del vaso; cuocere tra due fuochi come in forno: sottestare (Car. Voc. Met.), rosolare sotto testo.
Abbraciaru. s. m. Venditore di albagio: D. B.e Pasq. il registrano anco nel senso di rustico: villanzone.
Abbraciatu. add. e s. Sottestato, rosolato.
Abbraciu. s. m. Sorta di panno grossolano: albagio. || tra greci e greci nun si vinni abbraciu: tra furbo e furbo non si camuffa.
Abbramari. v. a. Desiderare ardentemente: abbramare, bramare. || v. n. Il mandar fuori della voce che fanno le bestie bovine: mugghiare. (Gr. άβρομος: mando strepito). || Per simil. di-