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ABB — 3 — ABB

si prendere a qualche affetto. || Rimettersi in altrui balìa: abbandonarsi. || Sbigottirsi: abbandonarsi.

Abbannunatamenti. avv. Abbandonatamente.

Abbannunatissimamenti. avv. sup. Abbandonatissimamente.

Abbanunatu. add. Abbandonato. || locu abbannunatu: luogo abbandonato, deserto. || abbannunatu di li medici: abbandonato, disperato da’ medici. || causa abbannunata: lasciata lì, trascurata. Sup. abbannunatissimu: abbandonatissimo.

Abbannunaturi–trici. Chi o che abbandona: abbandonatore–trice.

Abbannùnu. s. m. Abbandono. || lassari o mettiri in abbannunu: lasciare o metter in abbandono. || post. avv. in abbannunu: in abbandono.

Abbanticu o Ab-anticu. avv. Dal Lat. ab-antico: abantico, anticamente.

Abbappatu. Da vappu. V. abbalintatu.

Abbarbicamentu. s. m. Abbarbicamento.

Abbarbicari. v. intr. e rifl. pass. L’attaccarsi alla terra che fanno le piante colle radici: abbarbicare, abbarbicarsi. P. pass. abbarbicatu: abbarbicato.

Abbarbicatamenti. avv. Abbarbicatamente.

Abbarbicatissimamenti. avv. sup. Abbarbicatissimamente.

Abbarbicatissimu. add. sup. Abbarbicatissimo.

Abbarcari. V. abbacari.

Abbarriggiari. v. a. Mettere il cordone in un paese in tempi di peste.

Abbarruimentu. s. m. Sbigottimento.

Abbarrauìrisi. v. Rifl. a. Perdersi d’animo: sbigottirsi, abbairsi (Pasq. forse dal Lat. horror ed ab, quasi ab-horruire.) P. pass. abbarruiutu: sbigottito.

Abbarunari. v. a. Ammassar a mucchio grani, biade: ammontare, abbarcare. (Pasq. facilmente dal Lat. aduno e ab ab-adunare). P. pass. abbarunatu: ammontato, abbarcato.

Abbasciari. V. abbassari.

Abbàsciu. V. bassu. (a

Abbassamentu. s. m. Abbassamento.

Abbassari. v. a. Scemar l’altezza, far andare in basso: abbassare. || Chinare: abbassare. || umiliare: abbassare. || Diminuire: abbassare. || abbassari la vuci: abbassar la voce. || abbassari o calari li vili: abbassar l’arroganza, la cresta. || Rifl. a. Scendere a far cosa non creduta dall’orgoglio: abbassarsi, degnarsi. P. pres. abbassanti: abbassante. P. pass. abbassatu: abbassato.

Abbassatamenti. avv. Abbassatamente.

Abbassatissimu. add. sup. Abbassatissimo.

Abbassaturi–tura. verb. Chi o che abbassa: abbassatore–trice.

Abbassu. V. bassu. (a

Abbasta. avv. Basta che. || Dunque. || Dopo di che. || Modo correttivo, anzi: basta. p.e. La lettera del 7, basta, dell’8.

Abbastacchì. avv. Purchè.

Abbastanti. add. Che basta: bastante. || A bastante. mod. avv. || Sup. abbastantissimo: Bastantissimo.

Abbastantimenti. avv. Bastantemente.

Abbastantissimamenti. avv. Abbastantissimamente.

Abbastanza. avv. Più che a sufficienza: a bastanza, abbastanza.

Abbastari. v. intr. Essere più di quanto bisogna: bastare. || Esser quanto bisogna: esser sufficiente. || lu picca m’abbasta, l’assai mi suverchia: col poco si gode e coll’assai si tribola. || Esser da tanto; io abbastu a fari tali cosa: io basto a far tal cosa. || Aver forza: insistere. || m’abbasta lu cori — l’arma: mi basta il cuore — l’animo. P. pass. abbastatu: abbastato.

Abbastasatu. add. Di portamenti o costume da facchino, becero: incivile, lanzone (Tomm) o come direbbesi a Firenze: abbecerato, da becero, che è uomo dell’infima classe e incivile. Da vastasu V.

Abbastiunari. v. a. e intr. Munir di bastioni: bastionare.

Abbastiunatu. add. Bastionato. || fig. Robusto.

Abbastu. s. m. Provvisioni per alcun tempo; accivanza, civanza. (Sp. abbasto: provvista.)

Abbasuni. V. vasuni.

Abbatazzu. pegg. d’abbati: abataccio.

Abbati. s. m. Superiore d’una badìa; dignità fra monaci; ed anche dicesi a semplice cherico: abate. || pariami abbati di gala: parer un padre abate, essere ben in arnese. || patri abbati cu l’anchi stuccati: sor abate dalle calze traforate, dicesi a un cherico sciatto o dappoco.

Abbaticeddu. V. abbatinu.

Abbaticchiu. vilif. di abbati: abatonzolo, abatucolo.

Abbatinu. dim. di abbati: abatino.

Abbatissa. V. batissa.

Abbatissatu. V. batìa.

Abbatottu. V. abbatinu.

Abbattimentu. s. m. Abbattimento. || Avvilimento d’animo o spossamento di corpo: abbattimento.

Abbattiri. v. a. Gettar giù, far cadere: abbattere. || Andar sossopra, dar la volta, dicesi di carrozza e simili: ribaltare. || Muovere, smuovere. p. e. abbattiri lu pezzu: muover dimenar il masso, ecc. || Deprimere, soggiogare checchessia: abbattere. || la frevi abbatti lu liuni: la febbre abbatte il leone, che le avversità continue deprimono l’animo del più forte. || Met. Trarre ad un partito. || T. mar. abbattiri li vili: abbassar le vele, ammainare. || abbatti! comando che si fa in marineria per abbassar checchessia: piega! || Intr. pass. abbattirisi d’animu: perdersi d’animo, lasciarsi abbattere. (Tomm. D.) abbattirisillu V. battirisillu. || Venir meno: svenire.

Abbattistatu. add. di mussolino: mussolino di batista.

Abbàttitu. s. m. Cessazione di travaglio, riposo. || Spossamento.

Abbattuliari. V. abbadduttuliari.

Abbattutamenti. avv. Abbattutamente.

Abbattutissimamenti. avv. sup. Abbattutissimamente.

Abbattutu. add. abbattuto. || Spossato per malattia o fatica, o prostrato d’animo: abbattuto. || Met. Persuaso. || Vinto, soggiogato: abbattuto. || Preso da febbre: febbricitante. Sup. abbattutissimu: abbattutissimo.

Abbatuni. s. m. accr. di abbati: abatone.

Abbatuzzu. dim. Abatuccio.

Abbauttìrisi. V. abbaguttirisi.

Abbazia. s. f. Convento di monaci con a capo un abate, e anche dignità di abate: abazia, abadia.

Abbaziali. add. Attenente ad abate, o ad abazia: abaziale.