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e come tale ha il sup. buffunissimu: di molto piacevolone, burlone.

Buffuniamentu. s. m. Il canzonare: canzonatura. || Burla. || Beffamento.

Buffuniari. v. a. Proverbiare, minchionare: canzonare. || Nel senso di deludere per divertirsi alle spalle altrui: burlare. || Metter in ischerzo il detto o altro di alcune: beffare, e quando continuato: beffeggiare. || Per semplice far da buffone: buffonare. P. pass. buffuniatu: canzonato || Burlato || Beffato, beffeggiato.

Buffuniata. s. f. Canzonatura, burla, beffa. || Per fraude: trufferia. || Atto da buffone: buffonata.

Buffuniaturi –tura. verb. Chi o che canzona: canzonatore. || Che dileggia e finge l’innamorato: dileggino. || Furbo: truffatore, giuntatore.

Buffuniscamenti. avv. In modo da buffone: buffonescamente. || Burlevolmente.

Buffuniscu. add. Attenente a buffone: buffonesco. || Burlesco. || a la buffunisca, modo avv.: buffonescamente, burlevolmente.

Buffunìsimu. s. m. Inclinazione a burlare, buffonare.

Bùfulu. V. bufalu. || Inviluppo ovato ove si rinchiude il verme da seta: bozzolo. (An. Cat.)

Bufaruna. V. cufuruna.

Buggetta. V. visazzotta. || V. buggiacca.

Bugghia. V. turma.

Bugghiòlu. s. m. Vaso di legno senza coperchio, specie di piccola tina: bugliuòlo. || Quello in cui i muratori mettono la malta o altro simile: bugliuolo. || Fig. Errore solenne nel parlare o scrivere: scerpellone. || Cosa che offenda il senso comune, che ha dell’impossibile: bomba, fandonia, p. e. è bugghiòlu ca nun po’ calari: è bomba che non passa. || a scotula bugghiolu V. a la tunna.

Bugghiu. s. m. T. zool. Pesce simile alla razza: pastinaca. Raja pastinaca L.

Bugghiulata. s. f. Tanta quantità di materia da empir un bugliuolo.

Bugghiuni. V. vugghiuni. || a bugghiuni o a bugghiuneddu: a lesso, lessato.

Buggìa. s. f. Sentenza contraria a ciò che è: bugia. || Prov. buggia sfacciata nun merita risposta, veramente la meriterebbe e brutta. || Strumento a uso di piattellino con bocciolo per adattarvi una candela: bugia. || E quello col manico che con un cero acceso si tiene presso i prelati quando funzionano: bugia. || V. palmatoria. || È anche una lucernetta bassa a olio per portarsi qua e là senza versarne l’olio: bugia. || Per buggiacca V.

Buggiacca. s. f. Foggia di tasca propria de’ cacciatori per riporvi la caccia: carniera, carniere, carniero. || Detto per riporvi la munizione: gibeciere. || Un abito che portan i cacciatori o a mo’ di quello: carniera.

Buggiardazzu. s. m. pegg. di buggiardu: bugiardaccio.

Buggiardu. s. m. Colui che dice bugie: bugiardo (Mort.).

Buggiuarduni. s. m. accr. di buggiardu: bugiardone.

Buglossa. s. f. T. bot. Pianta che ha le foglie lanceolate, scabre; fiori in ispiga, tutti per un verso; le brattee ovate; i nettarii non barbati: buglossa, lingua di bue, borrana selvatica, linguabova. Anchusa officinalis L.

Bugni. s. f. pl. T. mar. Così chiamansi gli angoli delle vele quadrate, specialmente gl’inferiori: bugne. (Car. Voc. Met.)

Bugula. s. f. T. bot. Sorta d’erba: bugula. Ajuga reptans L.

Buiceddu. V. vuiceddu.

Buina. (Vinci) s. f. Escremento bovino: boina, bovina.

Buinu. add. Che comprende tutte le spezie di buoi, capre ecc. boccino, bovino.

Buiscu. add. Da bove: bovino. (Piaggia lo crede dal Gr. βοικός: bovino).

Bujaru. V. vujaru.

Bujaruni. V. buzzaruni. (Scob.).

Bujetta. s. f. V. sedda. || V. visazza.

Bulantinu. s. m. T. pesc. Filo lungo a modo di lenza con amo nescato che, raccomandato da un capo a terra, si lascia la notte ne’ laghi o fiumi: filaccione.

Bulbu. V. cipulletta. || Globo dell’occhio: bulbo dell’occhio. || T. anat. Nome di varie parti che somiglian il bulbo: bulbo. || T. bot. bulbu castagnu: enante, fior di lambrusca. Oenanthe L. || bulbu vomitoriu, specie di giacinto d’odor muschiato: muscari, musco greco, bulbo vomitorio. Hyacintus muscari L.

Bulèu. V. strummula. (D. B.).

Bulimaca o Resta boi. s. f. T. bot. Erba che nasce da una cipolla fetida e danneggia i semi: bulimaca. Ononis Arvensis L.

Burina. V. burina.

Bulinu. V. burinu e derivati.

Buliu. s. m. Fervore, veemenza momentanea che determina ad un’azione: bollore d’animo, ardenza. || di bulìu, modo avv.: vogliosamente, di volontà.

Bulla. s. f. Diploma del papa: bolla. || Quel privilegio di mangiar carne in tempi proibiti, mercè lo sborso di moneta: bolla.

Bullali. add. T. leg. Aggiunto di censo autorizzato da bolla pontificia.

Bullami. s. m. La parte legnosa sì del coperchio che del fondo della forma ove si fondon i caratteri: guscio (Car. Voc. Met.).

Bullari. V. abbullari.

Bullatura. s. f. Impronta di suggello: bollo, bolla.

Bulletta. s. f. Polizza: bolletta.

Bullicami. (D. B.) s. f. Moltitudine confusa e moventesi: bulicame ed è più de’ vermi ecc.

Bullintinu. s. m. T. pesc. Lenza lunga avvolta a un quadretto di sughero, con più ami, colla quale si pesca a mano dove il mare è un po’ fondo: bollentino (forse).

Bullittinaru. s. m. Ne’ teatri è il venditor di biglietti: bullettinajo.

Bullittinu. V. bulletta. || Quell’annunzio giornaliero che si dà durante una guerra, una epidemia: avviso, annunzio.

Bullu. V. bullatura. || Strumento di metallo o altro, in cui è incavata l’arma o il segno di chi l’usa: bollo. || T. calz. Arnese di ferro che è una specie di stampa, che si fa sopra il buco della bulletta, che ha fermato il suolo per ricoprirlo: stella. || Per mercu V.

Bulluri. s. m. Sollevamento, infiammamento d’animo: bollore.

Bulogna. s. f. Coperta colla quale si copre la toppa o rota dello schioppo.