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Bittarma.Accorciatura di biniditta l’arma che si dice dei trapassati: sant’anima.
Bittazza. s. f. Sarà originario di Elisabetta; ma significa donna prezzolata che rimpiange un morto, seconde il costume antico, i latini la chiamaron prefica e in italiano: piagnona.
Bitti. s. m. pl. T. mar. Quattro colonnette di legno, due a poppa e due a prora, alle quali si avvoltano le gomene e gli ormeggi: bitte.
Bittianu! Imprecazione: accidente! malanno ti colga! Usata verso Adernò.
Bittònica. s. f. T. bot. Pianta che ha gli steli diritti, a cespuglio, le foglie picciolate, bislunghe grinzose con denti rotondi; fiori rossi, verticellati a spiga interrotta: bettonica, brittonica.
Bittuni. s. m. T. mar. Pezzo di legno forte riquadrato e stabilito verticalmente sul secondo ponte delle navi grandi, alquanto all’indietro dell’albero di maestra: bittone (Zan. Voc. Met.).
Bitumi. s. m. Minerale untuoso, agevol ad abbruciare: bitume.
Bituminusu. add. Che ha o genera bitume: bituminoso.
Biunnettu, Biunniceddu. add. di biunnu: biondetto, biondello.
Biunnizza. s. f. L’esser biondo: biondezza.
Biunnu. add. di colore proprio di capelli tra l’oro e il castagno: biondo. Sup. biunnissimu: biondissimo.
Biunnuliddu. add. dim. di biunnu: bionduccio, biondino. || s. f. T. bot. Pianta che ha le squame ovate; foglie pennate; foglioline scorrenti, coi denti a sega: centaurea. Centaura centaurium L.
Bivanna. s. f. Ciò che si bee per dissetarsi, per rinfrescarsi, per ristorarsi, per medicina: bevanda. || Nell’uso è il latte e caffè: bevanda.
Bivèri. s. m. Ricetto d’acqua murato comunemente per uso di conservar pesci: vivajo.
Biviràggiu. V. viviraggiu.
Biviratura. V. abbiviratura.
Bivireddu. s. m. T. mar. La ripiegatura del cucito delle vele, dentro la quale va una corda che si chiama midolla: bigarello. (Zan. Voc. Met.).
Bìviri. V. viviri.
Bivirumi. V. tossicu (Scob.).
Biviruni. V. viviruni.
Bivituri. V. vivituri.
Bivuta. V. vivuta. || V. vippita.
Bizzarramenti. avv. Con bizzarria: bizzarramente.
Bizzarrìa. s. f. Singolarità più o meno inconveniente, più o meno verace e franca, può esser abito e atto; capriccio più d’ordinario è atto ed è singolarità più versatile: bizzarria. || Cosa bizzarramente inventata, o composta: bizzarria. || Sorta d’agrume di figura irregolare, che ha del cedrato, e dell’arancia: bizzarria.
Bizzarricchiu. add. dim. di bizzarru: bizzarretto.
Bizzarrissimamenti. avv. sup. Bizzarrissimamente.
Bizzarru. add. Che ha bizzarria: bizzarro. || Vivace, spiritoso: bizzarro. || Sup. bizzarrissimu: bizzarrissimo.
Bizzarruni. add. accr. di bizzarru: di molto bizzarro.
Bizzeffi (A. Modo avverbiale per dire assai, abbondantemente: a bizzeffe.
Bizzi, nella frase: nun putiri diri bizzi, non poter dire cosa: non rifiatare, non poter dir galizia. || Significa pure, tacere per convenzione: ammutolire.
Bizzocca. s. f. Colei che porta abito religioso nel secolo: pinzochera. || Chi esercita le pratiche del culto, non sempre con pietà, e senza intenderle bene: pinzochera.
Bizzolu. V. gattuni.
Blandiari. v. a. Allettare, accarezzare con atti, con parole, con lusinghe: blandire, è meno artificioso del lusingare. || Per risplenniri V.
Blandizia. V. blandura.
Blandunettu. s. m. dim. di blanduni: torchietto.
Blanduni. s. m. Candela grossa di cera: cero. (Sp. blandon: torcia). || La vite dello strettojo: chiocciola.
Blandura. s. f. Gentilezza, affabilità che si scorge negli atti o nelle parole altrui: piacevolezza (A. V. ital. blandizia).
Blattaria. s. f. T. bot. Erba simile al verbasco, se non che ha le foglie più bianche, e il fiore giallo-dorato: erba contra le tignuole, o blattaria. Verbascum blattaria L.
Blevi. V. lividu.
Bloccu. s. m. T. mil. Assedio posto alla larga: blocco.
Blonna. s. f. Tessuto rado di seta per finimenti donneschi: merletto di seta, trina. (Ugolini dice che blonda sia d’uso comune) (Fr. blonde).
Blù. add. Aggiunto di colore più pieno del cilestro, turchino: azzurro (Fr. bleu).
Bluccari. v. a. Assediar alla larga, pigliando i posti per impedir ch’entrino soccorsi: bloccare. P. pass. bluccatu: bloccato.
Bluccatura. s. f. || bloccare, blocco: bloccatura.
Blussa e Blusa. s. f. Veste di tela di lino di diversi colori, che la gente di bassa mano portan in dosso e la portan anco quelli d’alta mano, ma migliore: camiciotta. (Fr. blouse).
Bo. V. voi.
Boà. s. m. Stretta e lunga striscia di pelliccia fine, cucita longitudinalmente in tondo col pelo al di fuori, che portan le donne; così detto dalla similitudine al serpente di questo nome: bòa.
Bobbia. s. f. (Minut.) Miscuglio di più cose a foggia di unguenti, savori ecc. ad uso di medicina: boba.
Bòccia. s. f. Corpo rotondo, e specialmente delle palle da giuocare: boccia. || Vaso da stillare e da conservar liquori o simili usi: boccia.
Bòddaru. (Mal.) V. cocciu. || Esclamazione: capperi. Forse per corruzione dell’inglese goddam.
Boffa. s. f. Percossa colla mano in sulla guancia: manritto, ingoffo. Gli Spagnuolí dicono bofetada; in italiano buffa significa spinta, soffiata gagliarda; analoga origine deve avere il nostro. || Quella parte del manicotto della camicia che esce fuori della veste.
Boganzìtula. V. rizzu di mari.
Bòira. (D. B.) s. m. Nome di vento di tramontana: bòrea. || Per bòria.
Boja. s. m. Esecutore di giustizia nelle nostra società: boja. || Dicesi per ingiuria: boja.
Bòlicu. Aferesi di diabbolicu V.
Bolu. s. m. T. min. Ocra rossa detta anco matita