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URB — 1066 — URT


Urbanamenti. avv. In modo urbano: urbanamente.

Urbanissimamenti. avv. sup. Urbanissimamente.

Urbanità, Urbanitati. s. f. Civiltà, maniera civile: urbanità, urbanitade, urbanitate.

Urbanu. add. Di costumi civili e cittadineschi, gentile: urbano. || Di città: urbano. Onde vi era la milizia detta: urbana. Sup. urbanissimu: urbanissimo.

Urciula. V. ulcera.

Urdica. V. ardìcola.

Urdignu. V. ordignu.

Urdimentu. s. m. L’ordine: ordimento.

Urdinari. V. ordinari e simili.

Urdiri, Urdìri. v. a. Distendere e mettere in ordine le fila sull’orditoio per fabbricar la tela: ordire. || fig. Macchinare: ordire. P. pass. urdutu: ordito.

Urditu. s. m. Unione di più fili distesi per lungo sul telaio per fare la tela: ordito.

Urditura. s. f. L’ordine: orditura. || fem. di urdituri: orditura.

Urdituri –tura. verb. Chi o che ordisce: orditore –trice. || s. m. Strumento sul quale si ordisce: orditojo.

Urduta. V. urdimentu.

Uretra. s. f. T. anat. Canale che dalla vescica conduce fuori l’orina: ùretra.

Uretta, dim. di ura: oretta.

Urfanàggiu. s. f. Orfanità: orfanezza.

Urfaneddu. dim. di orfanu: orfanello, orfanetto.

Urfanità, Urfanitati. s. f. Qualità e stato dell’orfano: orfanità, orfanitade, orfanitate.

Urfaru. V. càrtamu.

Urganaru. V. organaru.

Urganettu. V. organettu.

Urgenti. add. Che urge, che preme: urgente. Sup. urgentissimu: urgentissimo.

Urgentimenti. avv. In modo urgente: urgentemente.

Urgenza. s. f. Stretto bisogno, occorrenza imminente: urgenza.

Urgiata. s. f. Bevanda rinfrescante di orzo cotto, o anco di semi di poponi: orzata.

Urgiatedda. dim. di urgiata.

Urgiri. v. intr. Essere di stretto bisogno, spingere: ùrgere.

Uricchiedda. V. oricchiedda.

Uricchina. V. oricchina.

Uricchiuni. V. oricchiuni.

Uricedda. V. uretta.

Urìfici. V. orìfici.

Urina. V. orina e derivati.

Urlari. v. intr. Mandar fuori urli: urlare.

Urlettu. dim. di orlu: orletto.

Urlìa. s. f. Sorta di grano gentile.

Urlu. s. m. La voce del lupo, e anche degli altri animali quando si lamentano: urlo. || Anco della voce lamentevole e forte dell’uomo: urlo. || Per orlu V.

Urmiggiari. v. intr. T. mar. Termine collettivo delle varie operazioni che si fanno per ancorarsi: ormeggiare.

Urmìggiu. s. m. Cavo od altro necessario per ormeggiare: ormeggio.

Urmu. V. ulmu. || Nel giuoco del toccu, si dice a colui che resta senza bere. || Privo. || dari l’urmu, fare una cosa a mal grado (Capuana).

Urna. s. f. Specie di vaso da tenervi acqua: urna. || Vaso da raccogliere i voti: urna. || Vaso da riporvi le ceneri de’ morti: urna.

Urnetta, Urnicedda. dim. di urna: urnetta.

’Urpa, ’Urpi. V. vulpi, e così i simili.

Urriari. v. a. Orlare, e specialmente dell’orlare le scarpe. || v. intr. Far la voce delle colombe: tubare.

Urriatina. s. f. L’orlare: orlatura.

Urriatu. add. Da orlare: orlato. || sost. L’orlo stesso: orlatura.

Urriatura. s. f. L’orlare: orlatura. || Pelle sottile o nastro cucito in modo che ricuopra il lembo estremo del tornaio e del soppanno delle scarpe: orlo, orlatura.

Urriaturi –tura. verb. Colui o colei che per mestiere orla le scarpe.

Urricari V. urvicari.

Ursa. fem. di ursu: orsa. || Costellazione celeste una maggiore, e l’altra minore: orsa.

Ursacchiolu. s. m. Orso giovane: orsacchiotto.

Ursacchiu. dim. di ursu: orsacchio.

Ursazzu. pegg. di ursu: orsaccio. || Scortese, dispettoso: scontrosaccio. E si dice ad uomo che fugge ogni consorzio: rospaccio.

Ursiceddu. dim. di ursu: orsetto, orsicello. || Chi è alquanto intrattabile: sospetto. || Scontrosetto.

Ursignu. add. D’orso, simile all’orso: orsino. || Ritroso, che non piglia in grado cortesìe o carezze: scontroso.

Ursottu. V. ursacchiolu.

Ursu. s. m. T. zool. Animale del nord, feroce, molto più grosso del cane: orso. || Bùrbero. E si dice in generale di chi fugge la società, il consorzio, che è selvatico e scontroso: rospo. Caro usò orso, add. per sgraziato, che ha indoli e modi da orso. || pigghiari l’ursu, ubbriacarsi: pigliar l’orso. || fari lu jocu di l’ursu, dimenarsi goffamente e sconciamente. || lu jocu di l’ursu, vale anche: arruffìo, abbaruffìo. || aviri chiddi di l’ursu, bastonate da orbo.

Urtàggiu. V. ortaggiu.

Urtanti. add. Irritante, provocante. || Noioso, importuno: uggioso, peso.

Urtari. v. a. Spingere incontro con impeto e violenza: urtare. || Contraddire, venire in controversia: urtare. || Irritare, fare spiacevole impressione da alterarsi: urtare, urtar i nervi, dar a’ nervi. Onde dice Tomm. che lo stile fastidioso non ristucca, ma urta. || Recar noia ed uggia: uggire. || mi urta, mi è antipatico, mi irrita: mi urta i nervi, mi fa uggia. P. pass. urtatu: urtato, irritato ecc.

Urtata. s. f. L’urtare: urtata.

Urtazzu. pegg. di urtu. || pegg. di ortu: ortaccio.

Urticeddu. dim. di urtu. || dim. di ortu: orticello.

Urtimata (All’. posto avv. Finalmente: all’ultimo degli ultimi, alla fatta fine.

Urtimu. V. ultimu.

Urtu. s. f. Spignimento: urto. || fig. Rancore, malevoglienza: urto. Onde, aviri in urtu a unu, volergli male, averci rancore: aver in urto qualcheduno.

Urtulaneddu. dim. di urtulanu.

Urtulanu. s. m. Quegli che lavora, coltiva e custodisce l’orto: ortolano.