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mi venne nell’idea che tu non mi volessi. || senza nenti ’n testa, col capo scoperto, senza cappello: in capelli. || aviri la testa a postu, essere sennato; e nun aviri la testa a postu, al contrario. || fari la testa tanta, o quantu un tammurinu, o fari tantu di testa, quando uno non la rifinisce di chiaccherare, di domandare: far tanto di capo (Tomm. D.), far altrui il capo come un tamburlano, come una campana, come un cestone. || diri la testa, pensare, presentire, prevedere, p. e. mi dici la testa ca...: ho paura che... Ovvero: un animo mi dice che... Mi corre alla mente. || Vale anche, venire voglia, capriccio di fare, di dire: venire la scesa, p. e. mi dissi la testa di scriviri un vucabbulariu: mi è venuta la scesa di scrivere un vocabolario. || la testa mi dissi accussì: mi girò così. || secunnu comu mi dici la testa: secondo come mi gira... se mi gira vado con Garibaldi in Francia. || a testa e cruci, giuoco da bambini, buttando la moneta in alto per vedere da qual parte casca: a palle e santi. || a testa cueta, tranquillamente. || pisari la testa: aver gravezza di capo, essere accapacciato. || partiricci o perdiri la testa, non ci si raccapezzar più, ingrullire, ammattire. || sataricci la testa, fig., rimanere stordito di cosa che non s’intenda ecc.: far il capo in una cosa, andar via il capo. || fari satari la testa, confondere, imbrogliare, inquietare: far girare il capo. || teniri ’n testa pri curuna, non si curare di alcuno. || mettiri la testa ’m menzu l’oricchi, si dice per ischerze minacciando i bambini: mandare scalzo a letto. || senza nè testa nè cuda, senza nè principio nè fine, di diritto nè rovescio: senza nè capo nè coda. || manciari maccarruna supra la testa ad unu, modo prov., essere da più di lui, soverchiarlo: mangiare la torta o la pappa in capo ad uno. || bedda testa pri fari pidocchi! si dice scherzevolmente per garrire il poco senno altrui. || aviri la testa a fari ’na cosa, aver volontà, esser intento a far checchessia: avere il capo a far checchessia. || a testa sutta, a rovescio: a capo piè, a capo giù, a capo volto, a capo chino. || mettiri la testa a la canna, met. infamare: tagliar le legne addosso a uno. || Prov. testa e tistuni e un diavulu chi vi porta, ingegno, danaro e fortuna, e si va innanzi bene. || testa malata medica culu, far le cose a sproposito. || a cu’ nun havi testa cci vonnu boni gammi, chi non pensa prima, lavora più poi: chi non ha testa abbia gambe. || pri cunsirvari la saluti nun ti lavari mai la testa, spissu li manu e raru li pedi, il Toscano differisce un po’: chi vuol morire si lavi il capo e vada a dormire. || lavari la testa a lu tignusu o all’asinu, beneficare uno sconoscente: lavar il capo all’asino. || di la testa feti lu pisci, dall’alto scende la corruzione; o la causa è de’ maggiorenti: il pesce comincia a putir dal capo. || dui così nun potti addrizzari lu signuri, cucuzzi longhi e testi di viddani, i contadini incocciano facilmente. || quannu la testa si doli, ogni membru si cundoli: quando il capo duole tutte le membra languono. || testa chi nun parra si chiama cucuzza: capo senza lingua non vale una stringa, si dice di coloro che tacciono per balordaggine. || la testa (l’ingegno) di l’omu dottu, mortu parra, per via delle opere lasciate.

Testagrossa. s. f. T. zool. Uccello di grossa testa e cenerina, con fascia nera sotto gli occhi, le parti inferiori bianche; le penne delle ali bianche alla base, nere all’estremità; il becco e i piedi neri: avèlia, cazzavela, velia maggiore. Lanius excubitor L.

Testamentu. s. m. Ultima volontà manifestata con atto autentico: testamento. || La bibbia: testamento, di cui la prima parte dicesi testamento vecchio, e la seconda nuovo. || Giuoco di pegno che si usa nelle veglie ecc.: testamento. || Prov. grossi spisi e magru testamentu, chi spende troppo, lascia poco poi: grassa cucina, magro testamento.

Testamintàriu. add. Lasciato per testamento, appartenente a testamento: testamentàrio. || esecuturi testamintariu, colui che è incaricato dal testatore di eseguire la sua volontà: esecutore testamentario.

Testari. v. intr. Far testamento: testare.

Testàticu. s. m. Imposta a un tanto per testa: testàtico.

Testaturi –trici –tura. verb. Chi o che fa testamento: testatore –trice.

Testiculari. add. Di o da testicolo: testicolare.

Testìculu. s. m. Parte genitale dell’animale maschio dove si genera il seme: testìcolo. || – di cani, T. bot. Pianta a spica lunga e fiori grandi e rossi: testicolo di cane. Orchis mascula L. || – di vulpi, altra pianta che ha la radice con due tubercoli rotondi; foglie strette, lanceolate, fiori porporini: testicolo di volpe. Orchis bifolia L.

Testificari. v. a. Far testimonianza: testificare. P. pres. testificanti: testificante. P. pass. testificatu: testificato.

Testificativu. add. Che testifica: testificativo.

Testificaturi –trici. verb. Chi o che testifica: testificatore –trice.

Testificazzioni. s. f. Il testificare: testificazione.

Testimoniali. add. Di testimonianza: testimomiale.

Testimonianza. s. f. Il deporre con giuramento innanzi a giudici ciò di che si è interrogati: testimonianza. || Per sim. d’ogni fede, e segno che si faccia appo chicchessia che la cosa è così: testimonianza.

Testimoniari. v. intr. Far testimonianza: testimoniare. P. pass. testimoniatu: testimoniato.

Testimòniu. s. m. Quegli che fa o può far testimonianza, chi è presente ad alcuna cosa: testimonio, testimone. || Prov. li testimoni fannu ’mpenniri l’omini, senza testimoni non si può giudicare.

Testinu. s. m. T. tip. Carattere più grossetto del mignone: testino.

Testu. s. m. Tenore, ciò che è contenuto parola per parola in un’opera: testo. || T. tip. Carattere di mezzo tra il garamone e il silvio: testo. || Vaso di terra cotta: testo. E specialmente il tegame. || Per testimone || – di lingua, quello scritto che fa autorità in fatto di lingua: testo di lingua. || fari testu, aver auto-