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Terminatu. add. Da terminare: terminato. || mecciu terminatu, la di cui durata, tostochè è acceso, sia quella appunto, che si vuole.

Terminaturi –trici. verb. Chi o che termina: terminatore.

Terminazzioni. s. f. Il terminare: terminazione.

Tèrmini. s. f. Parte estrema, estremità costituita di alcuna cosa: tèrmine. || Contrassegno di confine: termine. || Condizione, ordine prefisso: termine. || Fine, terminazione: termine. || Spazio di tempo: termine. || Tempo prefisso in cui una cosa debba farsi o non farsi: termine. || Grado, stato, essere: termine. || Ripiego, partito: termine. || T. log. Gli estremi della proposizione, corrispondenti presso i grammatici ai nomi sustantivi, addiettivi ecc., locuzione particolare di scienza ed arte: termine. || T. arch. Una spezie di statue di mezzo busto che finiscono a foggia di pilastri: termini. || Maniera di trattare, p. e., in termini di civiltà ecc.: termine. || nesciri di li termini, partirsi dal giusto, dal convenevole: uscir dai termini. || mancu termini d’impisu, quando si rimprovera ad alcuno di non avere eseguito in termine ristretto.

Termòmetru. s. m. Strumento per uso di misurare il caldo o il freddo: termòmetro.

Terna. s. f. Proposta di tre persone per occupare un grado, o simile: ternàrio.

Ternàriu. Aggiunto di numero, raccolto di tre cose insieme: ternàrio, ternaro. || Versi in terza rima, terzina: ternario. || T. mus. Di misura a tre tempi: ternario.

’Ternitati. Aferesi di eternitati.

Ternu. s. m. La combinazione di tre numeri: terno. || pigghiari un ternu, fig., avere buona ventura. || pigghiari lu ternu ’n siccu, ironicamente, dicesi quando vuolsi significare ad uno un grande infortunio o accaduto.

Terra. s. f. Il pianeta da noi abitato: terra. || Quelle sostanze che formano la base di tutte le pietre, e che entra in composizione pure dei corpi organizzati: terra. || Il terreno che si coltiva: terra. || Quello su cui si cammina, su cui si costruiscono gli edifizi, che serve a produrre e nudrire i vegetali ecc.: terra. || Lido: terra. || Suolo: terra || Via o viaggio fatto per terra: terra. || Solajo del luogo dove si sta, benchè spesso non sia di terra: terra. || Luogo, provincia, paese: terra. || Possessione, podere: terra. || Città o castello murato: terra. In un paese dell’isola, non ricordo bene se Ganci, in occasione d’una processione udii dire, che essa quel giorno girava mezza terra, cioè metà del paese. Onde anche jiri pri la terra, dicesi dei rivenduglioli che vanno per le strade. || fig. Gli abitatori della terra, o di una terra: terra. || – cotta, terra cotta nella fornace per farne vasi o altro: terra cotta. || – quacinara, terra calcarea. || – sanza o sanzalora, in cui abbonda ossido di ferro. || – a pedi chianu, il piano o la superficie della terra: piana terra. || terra terra, rasente o lungo la terra: terra terra. || Si dice fig. di chi è in basso stato: terra terra. || terra terra comu li varchi di Cifalù, lo stesso di sopra, ma ha più forma proverbiale: piaggiare, terra terra come la porcellana. || –ferma, il continente, contrario di isola: terra ferma. || –lavurativa, atta ad esser lavorata: lavoratìa. || – gerba, incolta ed infruttuosa: sodo. || – leggia, terreno magro: terrenello, vi predomina la calce. || – d’oca, terra gialla, che si trova nelle miniere di metalli: terra d’ocra o d’ocria. || – d’umbra, terra di colore capellino scuro, che serve ai pittori: terra d’ombra. || – forti o fridda, ove predomina l’argilla. || E anco terra ubertosa. || – funna o funnali: terra fondata. || – annugghiata, riposata per un anno. || – latina, di buona qualità. || – allatinata, diboscata. || – sicca, terra arida. || – magra: terra magra. || – granni, terre ricche. || – russa, mescolanza di calcina con altre materie per essere più tenace: calcestruzzo. || iri ’n terra, cascare: andar per terra o in terra. || iri pri terra, camminare per via di terra: andare per terra. || essiri supra terra, non essere stato ancora seppellito. || essiri ’n terra, esser avvilito, abbattuto, sopraffatto: esser in terra. || sbattiri ’n terra, percuoter in terra: dare in terra. || jittari ’n terra, rovinare: gettar a terra. || Abbattere, svilire. || jittarisi o iri ’n terra, divenir povero, venire al basso, avvilirsi: dare in terra, andar in terra || jittari terra ’ntra na cosa, cessare di parlarne, non ne parlar più. || nun essiri nè ’n celu, nè ’n terra, esser astratto e fuor di sè, non operar a proposito: non dare nè in cielo nè in terra. || fari terra trimari, atterrire, spaventare. || nun pusari ’n terra, dicesi di persona sommamente amata, careggiata: non porre i piedi in terra. || essiri di lu celu a la terra, essere in posizione differentissima da altra: dalle stelle alle stalle. || ’n terra, detto di generi da comperare o da vendere, vale a prezzo vilissimo. || vinniri ’n terra, vendere a prezzo vilissimo: abbacchiare. || cull’occhi ’n terra, modesto, cogli occhi bassi. || mettiri la terra all’occhi, costrignere. || jittari terra all’occhi, ingannare. || terra di baruni, paesetto dove non esistano commestibili in vendita, dove non vi sia abbondanza come in città libere ed operose. || e chi semu a terra di baruni? si dice per rimproverare chi vuol fare de’ soprusi come facevansi da’ baroni nei paesi da lor dominati, a’ tristi tempi del feudalismo. || Prov. terra bianca prestu stanca, tosto viene sterile: terra bianca presto stanca. || terra niura duna bonu pani, è feconda: terra nera buon pane mena. || la terra dici, dunami ca ti dugnu, la terra bisogna esser coltivata, perchè renda. || jetta ’n terra, ca Diu cuverna, semina, che la natura farà il resto. || terra vacanti nun paga patruni, quando non frutta non rende. || terra ca nun vesti ad idda nun vesti ad autru, ovvero terra chi nun fa erva nun fa lavuri, terra dove non nasce nulla, non può dare cosa alcuna. || assai terra, pocu terra, pocu terra, terra assai, chi ha troppa terra ne trae meno quando non arriva a coltivarla tutta, o simile: molta terra, poca terra; poca terra, terra molta. || cu’ terra forti lavura, a bon santu s’adura, ovvero cu’ simina terra forti, avi certu auguriu e sorti, son chiari. || tinta dda