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vati a dignità. || cunfittari strunza, far cortesia a chi non la merita: confettare uno stronzolo.
Strupari. V. svirginari.
Struppari. v. a. Staccare alcuna parte della greggia, cacciandola. || T. mar. Strignere, cignere checchessia con uno stroppo: stroppare (Car. Voc. Met.).
Struppazzu. s. m. T mar. Pezzo di cavo con radancia impiombatavi, che si ferma alle crocette di pappafico, ove s’incoccia il gancio della mantiglia di gabbia: incavigliatura.
Struppiamentu. s. m. Lo storpiare: storpiamento.
Struppiari. v. m. Far male. || Guastar le membra: storpiare, stroppiare. || Sconciare, guastare: storpiare. P. pass. struppiatu: storpiato, stroppiato.
Struppiateddu. dim. di struppiatu.
Struppiatuni. accr. di struppiatu.
Struppiatura. s. f. Lo storpiare e la cosa storpiata: storpiatura.
Struppiddari. v. a. Stroncare, spezzare in tronco: scavezzare. || Andar di bieco. || V. stappariddari. || rifl. a. Scavezzarsi. P. pass. struppiddatu: scavezzato (Da truppeddu V).
Struppu. (Scob.) V. strippata.
Strusciari. v. a. Sciorre un fagotto, torre dal fagotto. || Detto delle budella da salsiccia, votarli, nettarli, ed attenuarli spogliandoli dalla crassizia.
Strusciatizzu. add. modif. di strusciatu.
Strusciatu. add. da strusciari. || Spossato da troppa fatica o grave carico. || Malconcio.
Strutta. s. f. Distruzione.
Struttu. V. astruttu.
Struttura. s. f. Costruzione: struttura. Ordine e modo con cui una cosa è costrutta o disposta: struttura.
Struzza. s. f. T. mar. Specie di antenna che attraversa diagonalmente una particolar sorta di vela, e la cui inferiore estremità è fermata contro il piede dell’albero: struzza (Car. Voc. Met.).
Struzzamentu. s. m. Strozzatura: strozzamento.
Struzzari. v. a. Stringer la strozza, strangolare: strozzare. || V. truzzari. P. pass. struzzatu: strozzato.
Struzzeri. s. m. Colui che profitta del bisogno altrui, prestando a ingordo frutto: strozzino.
Struzzu. s. m. T. zool. Il più grande degli uccelli, abita nell’Arabia, è superiore a tutti gli animali nella velocità del corso: struzzo. Struthio camelus L. || stomacu di struzzu, si dice a chi mangia molto e digerisce meglio: ventre di struzzo.
Stu. Accorciato da chistu: sto.
Stuancu. V. stancu (a S. Cataldo).
Stubbitu. s. m. Fetore della carne che comincia a putrefarsi: puzzo di stantìo.
Stuccanti. add. Nojoso: stuccante.
Stuccari. v. a. Troncare, spezzare: stroncare. || fig. Vincere l’altrui ostinazione, indurre: scaponire. || Per piegare. || Piegar il cammino verso una parte: voltare, volgere, svoltare. || Nojare, infastidire: stuccare. || rifl. a. Stoncarsi. || Cedere, piegarsi all’altrui volere: consentire, piegarsi. || Per allitticarisi, detto delle biade, § 2. || Piegarsi. || stuccarisi ’m menzu, fig., rovinarsi, riuscir male in checchessia: tagliarsi i piedi. || – lu coddu, andar via in luoghi lontani; o abbandonarsi a vita licenziosa: scapigliarsi. || stoccati li vizii (o li capiddi), si dice per cacciar via uno: va al diavolo. Vale anche, muoviti, or su, suvvia. || stoccati e fatti modda, per esprimere il puttaneggiarsi di una donna. || zoccu tocca stocca, modo prov., detto di chi ove pone le mani guasta tutto: guastalarte, guastamestieri, marrapeto. P. pass. stuccatu: stroncato, piegato ecc. || Stuccato.
Stuccata, Stuccatina. s. f. Colpo di stocco: stoccata. || Lo stuccari V.
Stucchettu. dim. di stoccu: stocchetto.
Stucchèvuli. add. Rincrescevole, nojoso: stucchèvole.
Stucchïari. v. a. Riturare o appiccare con istucco: stuccare. || Raccogliere i sarmenti (stuccu V.) potati. || Per imbiancare semplicemente (a Gangi). || rifl. pass. fig. Muoversi con leziosaggine, far moine nel camminare: dimenarsi, culeggiarsi. P. pass. stucchiatu: stuccato. || Imbiancato ecc.
Stucchiaturi. s. m. Artefice che lavora di stucco: stuccatore. || Imbianchino.
Stucchïusu. add. Che si dimena in camminando. || V. stuffusu.
Stucci. V. strùcciuli.
Stucciu. Aferesi di astucciu: stuccio.
Stuccu. s. m. Composizione di diverse materie tegnenti ad uso di appiccare, riturare o di altri usi: stucco. || Calce stemperata per imbiancare: bianco (sost.).
Stuccusu. add. Che ha qualità di stucco: stuccoso. || Smanceroso.
Studenti. add. e sost. Che studia, che frequenta le scuole, l’università: studente.
Studiari. v. a. Dare opera alle scienze: studiare. || Attendere a checchessia: studiare. || – lu sturdutu, essere ignorantaccio: studiar il pecorone. || intr. pron. Affaticarsi, industriarsi: studiarsi.
Studiata. s. f. Lo studiare: studio.
Studiatedda. dim. di studiata.
Studiatu. add. Da studiare: studiato. || Ricercato: studiato. || Imparato, appreso: studiato. Sup. studiatissimu: studiatissimo.
Studieddu, dim. di studiu, per iscrittojo: studietto.
Studienti. V. studenti.
Studiettu. V. studieddu.
Stùdiu. s. m. Lo studiare, applicazione: stùdio. || L’arte, o la scienza medesima che si studia: studio. || Scuola, università, luogo dove si studia: studio. || Piccola stanza appartata per uso di leggere, scrivere: scrittojo. || Il banco de’ notai, degli avvocati ecc.: studio. || T. pitt. e scol. I modelli ricavati dal vero, coi quali studiano nel creare le loro opere: studio. || Prov. lu studiu fa l’omu dottu e la cuntinenza castu, è chiaro.
Studiusamenti. avv. Con istudio, diligentemente: studiosamente.
Studiuseddu. dim. di studiusu.
Studiusu. add. Che studia, che si compiace studiare: studioso. || Diligente: studioso. || Ricer-