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LIBRO

eshortationi, et commandamenti, che son buoni, et necessarii principalmente lo devono rappresentare à gli occhi del giovanetto vivamente espresso in se medesimi, altrimenti se altro dicessero, et altro facessero, più saria quello che si distruggeria con un fatto solo, che quello che si potesse edificare con molte parole; si perche, come dice quel valent’huomo, meno efficacemente commovono l’animo, le cose ch’entrano per gli orecchi, che quelle che sono sottoposte à gli occhi, si perche la natura nostra amica del diletto, più facilmente si appiglia, dove sente maggior facilità, cioè al male, et non si può dire a bastanza, quanto si diminuisca dell’autorità, et del credito di colui che vuole persuadere altrui, quando le opre sono contrarie al dire; et però del maestro de’ maestri Christo nostro Signore scrive san Luca, dicendo ch’egli fece, et insegnò, ponendo nel primo luogo il fare. Et il Salvatore medesimo dicea, imparate da me che sono mansueto, et humile di cuore, et un’altra volta parlando con gli Apostoli: Io vi ho dato esempio, acciò facciate anchor voi, come ho fatto io. Et l’Apostolo san Paolo dottore delle genti eshortava a i Corinthii in questa maniera: Siate imitatori miei, come io sono di Christo; et scrivendo a i suoi diletti discepoli Timoteo, et Tito, Vescovi, et perciò padri, et maestri, gli ammoniva che con la dottrina, et con le eshortationi congiungessero principalmente l’esempio della vita, et santa conversatione loro, onde al primo dicea: Fa che tu sia esempio de i fideli, nel parlare, nel conversare, nella carità, nella fede, et nella castità. Et scrivendo al secondo dopo haverlo ammonito che di continuo predicasse ad ogni sesso, et ad ogni età gli oblighi, et offitii loro conclude cosi: In tutte le cose proponi te medesimo esempio delle buone opere. Volendo l’Apostolo dire, che niuna maniera più breve, nè più efficace si può trovare per insegnare ad altri che l’esempio proprio. In somma il primo esemplare dove naturalmente s’affissano gli occhi del fanciullino, è il proprio padre, ilquale non altrimenti che un vivo specchio, ha da rappresentare in se stesso tutte le forme, et tutte le qualità, che pretende transfondere quasi di vaso in vaso nel fanciullo. Et per tanto per ordinario i nostri ragionamenti saranno co’l padre di famiglia, percioche egli è il primo maestro, et à lui tocca a guisa d’Aquila, per usar la similitudine della scrittura sacra, spiegar le ali avanti a i suoi polli, invitandoli al volo, et insegnando loro à volare, voglio dire che il padre deve esser la guida che conduca il figliuolo per il camino della virtù, et bontà Christiana.