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amori, et in somma questa è una esca di grandissimi peccati et per vantaggio gli huomini, de i quali doveva essere propria la gravità pare che nelle pompe contendano di leggerezza con le feminelle; perilche chi ha timor di Dio, desiderio del ben publico, et zelo della salute dell’anima deve giustamente desiderare che vi si prenda provisione, ma però come si è toccato di sopra da dovero, et non superfitialmente, percioche non mancano in molte Città principali, buoni ordini sopra di questo, ma poco, o niente si osservano, di maniera che allevandosi i figliuoli imitatori de i disordini de i padri et lasciandoli anchor essi à suoi figliuoli per successione vanno tutta via più crescendo, et facendosi più difficili, à esser curati. Ma perche habbiamo fatto assai lunga digressione ritorniamo alla nostra materia.
Della celebratione del matrimonio in conspetto della chiesa, et delle christiane preparationi. Cap. XXVII.
Il Santo Concilio generale di Trento fra molti utilissimi decreti fatti per instinto dello Spirito santo, che sempre regge la santa Chiesa, ha ordinato anchora molte cose pertinenti al matrimonio. Et principalmente ha prohibito in tutto et per tutto quei matrimonii, che spesse volte da simplici et mal consigliati giovani si contrahevano di nascosto, et furtivamente, onde con nome latino clandestini sono chiamati, à i quali il sacro Concilio ha tolto ogni efficaccia et vigore, talmente che non sono più veri matrimonii, et se da alcuni dopo la publicatione del decreto del santo Concilio in tal modo per errore, ò per malitia si contrahesse non sariano i contrahenti marito et moglie, ma impudichi amatori, et commetteriano grandissimo peccato. Et per tanto acciò il matrimonio sia vero, fermo et legitimo, et santo, hà da esser celebrato in faccia della Chiesa, alla presenza di certo numero di testimonii, et con l’intervento, et auttorità del parocchiano, padre spirituale, et ministro di Dio in questo Sacramento, si come di queste, et altre sollennità da osservarsi il medesimo Concilio ha ordinato à pieno. Hora perche nel contrarre il matrimonio i due sposi che son ben disposti ricevono, si come altrove si è detto, per virtù di questo sacramento, la divina gratia, et un particulare aiuto, et favore del cielo, acciò possano vivere insieme con amore, et in santa pace, et prosperamente; per tanto è conveniente che si faccia ogni debita preparatione, per ricever il dono di Dio, mondando per mezo del sacramento della confessione il cuore da i peccati, i quali dividono tra noi et Dio, et chiudono la porta alla gratia. La onde il santo Concilio suddetto con gravissime