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PRIMO. | 13 |
De gli abusi che si commettono da molti nelle cose sopradette. Cap. XXIII.
Ne è da riprendere, se dopo haver formata la intentione, et stabilito il proponimento del pigliar moglie, secondo il retto ordine delle cagioni sopradette, descendendo poi alla elettione in particolare di questa, ò di quella persona, si habbia anchora qualche consideratione alla nobiltà, à i parentadi, alla bellezza, et alle ricchezze, et altri rispetti tali, i quali non ripugnano, simplicemente parlando, alla santità del matrimonio. Ma bene è da dolersi grandemente della miseria de i nostri tempi, ne i quali per il più si vede che nel contrarre i matrimonii si ha principalmente l’occhio aperto alle grosse doti, alla speranza delle successioni, ò vero à lo sfogamento d’un giovanile ardore, acceso immoderatamente della bellezza altrui, non si ricordando questi tali di esser christiani, et per poco di non essere pur huomini, correndo sfrenatamente dove l’appetito li tira, come se fossero animali bruti, i quali se considerassero, se non altro, almeno quello che l’Angelo Rafaele disse in questo proposito al giovane Tobia, haveriano più vergogna di se medesimi, et più timore nell’ira di Dio; percioche si legge nella santa scrittura, che havendo l’Angelo Rafaele confortato Tobia à prender Sara per sua moglie, il giovanetto santo temea di farlo, et dicea all’Angelo, il quale esser huomo riputava; io ho udito dire che costei ha havuto sette sposi, et niuno ha potuto congiungersi seco, et tutti sono morti, et sono stati occisi da un demonio; allhora l’Angelo di Dio consolandolo gli rispose in questa forma: Odimi Tobia, et io ti mostrerò quali sono quelli contra i quali può prevalere il demonio. Sappi adunque che quei tali, che di tal modo eleggono il congiungimento matrimoniale, che escludono da se, et dal suo cuore Iddio, et solo pensano à satiar la sua libidine, come cavalli, et giumenti privi di ragione, contra questi ha potestà il demonio. Và di poi seguitando l’Angelo, et mostra con quanto diversa intentione, et con far oratione à Dio dovea castamente, et religiosamente il buon Tobia accompagnarsi con la sua Sara, et conseguentemente godere un lieto et felice matrimonio. Et poiche in questo luogo ci è occorso d’inserire questa particella della historia di Tobia, non lascierò di dire, che quello è un libro utilissimo per i padri et madri di famiglia, et per la educatione de i figliuoli, et in somma è tutto ripieno di ammaestramenti santi et salutiferi, onde io ricordo a i più intendenti, che in quello stato si ritrovano che lo leggano spesse volte con attentione, et divotione, come conviene à scrittura non di semplice huomo, ma dettata da lo Spirito Santo.