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PRIMO. | 5 |
cioè l’anima del figliuolo, il quale negletto nella pueritia diviene un bosco pieno di spine, di abominevoli vitij, et peccati. Et mentre il poco accorto padre per accumular robba ai figliuoli và solcando i mari lontani, lascia gli infelici figliuoli in un più tempestoso mare di questi nostri sfrenati affetti, et male inclinationi senza governo, ne reggimento alcuno, onde non è poi maraviglia che seguano giornalmente cosi miserabili naufragij della gioventù come noi vediamo, con gran perturbatione delle cose humane, et divine.
Come le calamità de’ nostri tempi, intorno alla religione, habbiano in gran parte origine dalla mala educatione. Cap. VIII.
Orse parerà ad alcuno che io usi troppa esaggeratione in quello che hora son per dire, ma l’importanza, et gravità della cosa, mi commove à dirne liberamente quello ch’io ne sento. À me pare che le molte calamità, delle quali vediamo pieno il mondo in questi ultimi tempi, et in questa, per cosi chiamarla, decrepità del secolo, habbiano in gran parte origine dalla mala educatione de i figliuoli, perciò che cosi come gli huomini non si fanno, se non dopo essere stati fanciulli, et giovani, cosi ordinariamente parlando, et gli huomini buoni, et gli huomini cattivi, non si fanno se non de i buoni, et de i cattivi fanciulli et giovani; quindi avviene ch’essendo stato alcuno ne gli anni più teneri mal disciplinato et allevatosi senza timor di Dio, et essendosi avvezzo à non ubidire al padre, et alla madre, ma à fare la propria voluntà et amare disordinatamente se medesimo, allargando il freno alle carnalità, all’appetito della roba et all’ambitione, và tanto oltra, crescendo con gli anni il mal habito anchora, et per si fatto modo con la robustezza del corpo, si corrobora insieme il vitio in un cuore, che non temendo hormai più ne huomini ne Dio, et essendo l’uso continuato, et il mal habito del peccare à cui non si vuol far resistenza diventato quasi natura, et quasi necessità, finalmente corre senza ritegno alcuno à precipitarsi nel profondo di tutte le abominationi, et di tutte le sceleratezze. Di questi tali come d’instrumenti prepararati ad ogni iniquità fabrica poi il diavolo non solo i seditiosi, et perturbatori della pace commune, rivolgitori delle Città et de i Regni, ma gli heretici, et gli heresiarchi, et quelli che con lo insipiente, et stolto di cui ragiona il Salmista, dicono nel cuor suo, non ci è Dio. In questo modo son nate le divisioni et le heresie nella Santa Chiesa, come facilmente si potria provare per infiniti esempij, cioè che alcuni huomini superbi, et ambitiosi ò per sdegno et