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LIBRO

all’hora bisogna ricordarsi del detto del Salvatore: Niuno può servire à due padroni, all’hora conviene ridursi à memoria il detto de i santi Apostoli quando fu loro commandato da’ Magistrati Giudei che non predicassero il nome di Christo, à i quali risposero: Bisogna più obedire Iddio che gli huomini; all’hora è tempo d’imitare quelli antichi martiri, i quali servivano i Rè pagani con somma fideltà, mentre l’honor di Dio, et la propria salute non si offendeva, ma quando altri li sollicetava à ribellarsi a Dio, et contravenire alla sua legge, non più li riconoscevano per signori ne per benefattori, ma disprezzavano i favori, si spogliavano della dignità, calpestavano le ricchezze, et se cosi faceva mestieri spargevano generosamente il sangue, et la vita propria per gloria di Dio.

Della elettione de lo stato matrimoniale. Cap. LXXXVII.

Habbiamo riservato nell’ultimo luogo il ragionare de lo stato matrimoniale, come quello che è principale di questa materia, dove si è trattato di allevar i figliuoli christianamente, acciò i medesimi figliuoli divenuti poi padri et madri di famiglia allevino i suoi figliuoli con la medesima disciplina, et educatione, et cosi vada con la divina gratia di generatione in generatione. Hora la maggior parte di quello che si poteva desiderare in questo luogo è già stato detto nel principio del libro, richiedendolo cosi la natura della cosa, poiche non si poteva parlare di allevare figliuoli se non con i padri, et padri legitimi per mezzo del santo et legitimo matrimonio. Tuttavia per non passarcela del tutto con silentio, ci resta anchora à ricordare alcuna cosa del tempo di congiungere in matrimonio i figliuoli, et le figliuole con alcune brevi considerationi à questo proposito. Et per cominciare dalle figliuole femine, soma che da i padri per ordinario è riputata più grave, mi sovviene quel detto del savio nello Ecclesiastico: Trade filiam, et grande opus feceris, et viro sensato da illam. Cioè marita la tua figliuola, et havrai fatto una grande opera et dalla à un’huomo sensato et prudente, dalle quali parole potemo cavar molta instruttione, prima che quando è venuto il debito tempo di maritar la figliuola conviene che il buon padre satisfaccia à questo obligo di natura, et non ritenga ò per avaritia, ò per troppa tenerezza la figliuola ad invecchiarsi nella casa paterna, intendendo sempre di quelle che non aspirano à più alta vocatione di consecrarsi al celeste sposo et osservare perpetua virginità, delle quali parla l’Apostolo in quel luogo altra volta allegato, chi congiunge in matrimonio la sua vergine figliuola fa bene, et chi non la congiunge fa meglio. Secondariamente ci dimostra il savio, che non è piccolo