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TERZO. 180

esperimentato molte cose.

Sono le Corti per natura, come tanti seminarii, da far huomini valorosi nella guerra, et nella pace, nella città et fuori, ne i maneggi, et negotii di stato, ne i consigli, ne i governi publici, nella economia et reggimento domestico, et in molte altre cose tali lodevoli, et buone, quivi l’esempio de gli altri, lo stimolo dell’honore, il bisogno istesso, et la necessità fà gli huomini industriosi, et solleciti, et tali che in casa propria sariano stati inglorii, et di niun valore, riescono nelle Corti huomini segnalati, et di grande honore, et ornamento della patria, et alle famiglie loro. Aggiongi che le Corti massimamente ecclesiastiche chi le considera nella propria natura loro, sono come imagine di Monasterii, et religioni, si vive sotto l’obedienza d’un signore et capo, sotto l’istesso tetto, et bene spesso alla istessa mensa ciascuno hà il suo offitio et hà campo di esercitare il suo talento, sono come schuole della gentilezza, della affabilità, et d’ogni buona creanza, sono ricetto de poveri virtuosi, quivi si affinano i giuditii, quivi sono preparati i premii alle virtù et fatiche, et di la escono di tempo in tempo huomini già provati, à fine di mandarli in varie parti per benefitio publico, come rivi ch’escono da un fonte. Per queste et altre ragioni, che facilmente si potriano in questo proposito addurre, io non ardisco dissuadere totalmente al nostro padre di famiglia il mandar alcuno de i suoi figliuoli fuori di casa, ò in corte lontana, ò nella patria medesima se vi è principe et corte, essendo anco honesto che il Principe sia servito da suoi cittadini, anzi come è detto la Corte doveria essere come una scuola, et una educatione publica, dove il principe allevasse ogni maniera d’huomini necessarii per la Città et stato, et per il suo Regno, percioche niuno nasce maestro, ma ci vuole disciplina, et esercitatione, et non deve il savio Principe pensare à provedere à i luoghi, et offitii in su’l punto dell’istesso bisogno, il che si fà con disvantaggio, et pericolo, ma si devono haver sempre suggetti d’ogni maniera preparati per persone servire, non altrimenti che si faccia l’artefice de’ suoi istrumenti, et però conviene allevarne molti, di molte conditioni, ilche s’è vero dalla parte del Principe, come certo pare che sia, sarà anchor vero che à i padri di famiglia si appertiene, dare al Principe de i proprii figliuoli come materia della quale egli possa fabricare istrumenti idonei al suo privato, et al publico servitio. Ma come che le cose sudette siano dette probabilmente tuttavia dall’altro lato chi vuol considerare le cose non speculativamente ma secondo la prattica, et secondo quello che si vede più communemente avvenire, non ha dubbio, che la vita delle corti è cosa piena di molti pericoli, et di molte occasioni di peccato, et un mare