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TERZO. | 178 |
prohibisce, che il padre, et la madre, non possano offerire i figliuoli loro à Dio, et far proponimento che siano Clerici, ò monaci, anzi è questo pensiero santo, et lodevole, et grato al Signore pur che come è detto, si faccia veramente con intentione, et mira di piacer à Dio, facendone particulare oratione et prendendone consiglio da huomini religiosi, et prudenti, et maturando la deliberatione co’l tempo, acciò il fanciullo sia alquanto grandetto, et possa tanto quanto render testimonio della sua propria voluntà. In tanto per meglio accertarsi di quello che più sia espediente, crederei dover essere utile, che i figliuoli destinati al servitio di Dio si mettessero in qualche seminario, o Collegio ò congregatione d’huomini religiosi, tra i quali sia disciplina, et fervore di spirito. Anzi con questa occasione dirò una cosa più oltra, che quando bene il fanciullo, et per desiderio de i parenti, et per elettione propria debbia restarsi nel secolo, nondimeno ottima cosa è lo essere stato allevato con buoni servi di Dio, perilche non saprei se non lodare quei padri, iquali etiandio per sola educatione, et sino à certo tempo, pongono le figliuole femine ne i monasterii di monache, dove però sia spirito, et timor di Dio, et pace, et vera osservanza.
Et se tal’hora avvenisse, che fuori dell’opinione del padre di famiglia, chiamasse Iddio il giovanetto, ò la verginella al suo servitio, non si perturbi, et non riempia ogni cosa di querele, come alcuni fanno, ma habbiala per bonissima nova. Di Dio siamo noi, et di Dio sono i nostri figliuoli, et con una piccola febricciuola, quando cosi gli piaccia, ce gli può togliere; adunque riconosca il padre, et la madre la gratia singulare che fa loro, non un Rè, et Principe terreno, ma il sommo Rè della gloria, eleggendo i figliuoli, et figliuole loro per suoi intimi servitori, et per dilette spose sue. Et per tanto guardinsi, per quanto hanno cara la gratia et temono la indignatione del gran Rè de i Rè, di non impedire in niuna maniera il santo proposito de i figliuoli che vogliono essere religiosi, anchor che sia figliuolo maschio, et figliuolo unico, offerischalo prontamente à Dio in holocausto, in odore di suavità, come del suo amato Isac fece il buono Abramo. Et come nel sesso più tenero, fece Anna madre di Samuele, laquale con tanta letitia, et esultatione di spirito, offerì al Tempio di Dio, et al culto divino il suo primogenito figliuolo. Onde ne fu benedetta dal sommo sacerdote Helì, et hebbe da Dio per la sua preonta oblatione, larga mercede di fecondità. Ne mancano nel tempo della legge evangelica, infiniti esempii memorabili di questa sorte, come ciascuno leggendo le vite de i santi può osservare. Non si vieta però, ne si dice che il discreto padre non possa procedere