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TERZO. | 174 |
Che a i cavalieri grandemente si appertiene esser timorati di dio. Cap. LXXVI.
Egli è, s’io non m’inganno, cosa degna di consideratione à chi legge il santo Evangelio, et le historie ecclesiastiche, et spetialmente quelle che si chiamano Martirologii, dove brevemente sono registrate le morti, ò per meglio dire i trionfi de i fortissimi martiri di Giesù Christo, quanto gran numero vi si ritrovi di soldati, et di Cavalieri. Et quanto allo Evangelio, crediamo noi forse che sia cosa fatta à caso, et non più presto per particular dispositione de lo Spirito santo, che di tre Centurioni, overo Capitani che dir vogliamo, vi si faccia da gli Evangelisti honoratissima mentione? Il primo de i quali riputandosi indegno di ricevere nella casa sua l’autor della vita, meritò che di lui si dicesse dal Salvatore quel gran testimonio, In verità, vi dico, non ho ritrovato tanta fede in Israele. Le cui parole sono state cosi ammirate da la santa Chiesa, et tanto desidera che ciascuno de suoi fideli imiti quella grande humiltà, et fede del Centurione, che ci ha insegnato à dirle, sempre che prendendo la santissima Eucharistia riceviamo il Rè della gloria in questo nostro basso hospitio. Il secondo Centurione stando al piede della Croce, mentre l’agnello immaculato si coceva nel fuoco della sua ardentissima carità, et della sua acerbissima passione, lo confessò, essendo egli gentile, per vero figliuolo di Dio, quando li scribi, et farisei, et sommi Pontefici, et Sacerdoti, lo negavano, lo schernivano, et lo riputavano huomo iniquo, et scelerato. Del terzo, che fu il buon Cornelio, si ragiona lungamente ne gli atti Apostolici scritti da Luca Evangelista, le cui orationi et elemosine furono cosi accette à Dio, che gli mandò un Angelo, ilquale visibilmente apparendogli, gli notificò che Iddio lo haveva esaudito, et lo ammonì che mandasse à chiamar san Pietro, ilquale mosso da particulare et misteriosa visione vi andò, et predicando Pietro l’Evangelio à Cornelio, et à suoi domestici quivi presenti, cadde sopra di loro lo Spirito santo, facendo quelli istessi mirabili effetti, che fece da principio sopra i santi Apostoli, et primi credenti, onde il buon Pietro, senza più dimora battezzò Cornelio, et gli altri suoi, talche un Capitano, et soldati, furono le primitie della gentilità, venuta al battesimo, dopo l’Ascensione di Christo nostro Signore. Ma passando alle historie Ecclesiastiche non si può credere quanto numero di santi, et di martiri, siano usciti dalla professione militare, non dico solo à uno, à due, à tre, ma le legioni intiere, come fu à tempi di Marco Antonio, quella nobilissima legione, che poi fu chiamata fulminatrice, percioche in un grandissimo bisogno,