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TERZO. 147

dia loro intelletto, et docilità, et memoria, sì che possino bene imparare. Et con questi modi pian piano si avvezzino à far oratione; scrive santo Agostino di se medesimo, ch’essendo piccolo fanciullo et havendo udito dire da huomini divoti, che ci era Iddio, ilquale se bene non si vedea con gli occhi nondimeno era presente et udiva le nostre preghiere, et poteva sovvenirci ne i nostri bisogni, egli soleva con grande affetto raccommandarsegli, acciò non fosse battuto nella schuola. Finalmente il maestro può in molte maniere esercitar il fanciullo nel timor di Dio, et nelle opre della virtù, et se i fanciulli Persiani, quando andavano à scuola, dimandati dove andassero, rispondevano che andavano ad imparar la giustitia, con quanto maggior ragione il fanciullo christiano, dovrebbe rispondere nel primo luogo, che va ad imparare il timor di Dio, et poi la Grammatica? Et non è da disprezzare quello uso commune, et tanto anticho, che non se ne sa forse il principio, et ben che per ventura potesse ad alcuno parer cosa leggiera, non è da credere che fosse introdotta senza grave ragione, cioè, che avanti che il fanciullo pronuntii la prima lettera dell’alfabeto, saluti la santa Croce, laquale si come l’Apostolo dice è la gloria nostra, et la principal dottrina, che il christiano hà da apprendere, et da farne professione.

Come parimente devono esercitarli in ogni maniera di virtù. Cap. XXXVI.

Et perche come altrove si è detto, le cose de’ putti, quantunque piccole rappresentano le grandi de gli huomini, et tra essi fanciulli sono proportionatamnte negotii, commertii, contratti, promesse, patti, differenze, et liti, delle quali il maestro è giudice, procuri che si avvezzino ad esser veridichi, à non giurare, à non dir ingiuria, à non percuotere, à non torre cosa alcuna violentemente, à render à ciascuno il suo, à conservare le cose prestate loro, si che non le guastino, ne peggiorino, à renderne gratie, à osservar le promesse giuste, à non calunniar alcuno ingiustamente, et altre cose tali, lequali il maestro deve difinire, et castigare i delinquenti, quasi con una forma giuditiale, cercando che il fanciullo sia per quanto si può, capace della giusta punitione, et parimente della giustitia della sentenza data dal maestro, et ad essa si acquieti, percioche se gli huomini speculatori delle opre della natura, hanno ritrovato sino ne gli animali, et fra i più piccoli, come api, et formiche, hanno dico ritrovato forma di republica, et di giuditii, quanto più con gli huomini, che sono più sociabili di tutti gli altri animali, et hanno continuamente da contrattare