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LIBRO

se l’huomo nutrisce la chioma lunga, gli torna à vergogna, ma per contrario se la donna nutrisce le chiome gli è gloria et honore? percioche i capelli gli sono stati dati dalla natura per velame. Finalmente il santo Apostolo conclude il suo ragionamento, chiudendo la bocca, à quei troppi savii de i quali ho detto di sopra con queste parole: Se alcuno vuol essere contentioso, et repplicare, sappia che noi non habbiamo tal consuetudine ne meno la Chiesa di Dio. Dalle quali parole si cava, che l’uso di tutta la Chiesa era, che le donne andassero velate, et che niuno doveva haver ardire di contradire à tale usanza. Hor queste cose si dicono acciò la nostra prudente, et buona madre di famiglia, co’l suo proprio esempio, et con accommodate persuasioni, avvezzi le figliuole ad osservar quella consuetudine che l’Apostolo di Christo ci testifica, et non quella che il mondo sfrenato ha introdotta. Non siano le figliuole della nostra honesta madre, ne zitelle, ne maritate, laccio del diavolo alla misera gioventù, et alle proprie anime, mentre da ogni parte possono, et vedere, et essere vedute. Il velo massime di tela fissa, et tirato bene avanti, come si deve fare, è come un riparo de gli occhi, et fa che altrui vada più raccolto in se medesimo non guardando curiosamente quà, et là, per laqual ragione anchora gli institutori delle famiglie de monaci, et frati, hanno usato il cappuccio. Tertulliano antichissimo, et grave scrittore, scrivendo lungamente della portatura del velo, lo chiama elmetto delle vergini, et scudo contra i dardi delle tentationi, armatura della honestà, et bastione, et riparo della verecundia. Si legge anchora nelle scritture sante, che Rebecca venendo di viaggio sposa, vedendo di lontano Isaac suo sposo, subito si coprì co’l suo manto; et che gli antichi Romani chiamarono le nozze dalla voce latina nubere, che vuol dire velare, et ricoprire, et cosi chiamavano la novitia nova nupta, perche le spose si velavano. Io mi sono allungato in questa materia, perche stimo che la poca honesta portatura delle donne, dispiaccia à Dio grandemente et sia cagione di gravi ruine nell’un sesso, et nell’altro, perilche di novo ricordo a i padri, et madri di famiglia, che pensino che colui che da dovero ci ha da giudicare è Iddio, et non il mondo, et però allevino i figliuoli christianamente, et pudicamente secondo le regole di Dio, et non secondo le regole del mondo.

Del mandar i fanciulli alla scuola ad apprender littere. Cap. XXVI.

Per ventura potrà parer ad alcuno, che la ragione del buono ordine richieda, che dopo le cose dette di sopra, si dovesse trattare de i