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TERZO. | 125 |
della casa, mostrò di volerlo gettare à terra s’egli non consentiva, ne però fu mai possibile farlo dir di sì, onde colui voltato à suoi compagni disse, ben possiamo rallegrarci che questo fanciullo non sia huomo, altrimenti non ci veniva fatto giamai, di ottenere quello che procuriamo. Et successivamente in tutta la pueritia di Catone sudetto, si videro segni manifesti, di quella rigorosa bontà, et fermezza d’animo, laqual ritenne poi in tutta la vita. Hora nello istesso modo, per varii accidenti, et con interrogationi fatte à bello studio, si vengono à scorgere di lontano, le inclinationi de’ fanciulli, et buone et ree, à chi si pone attentamente à considerarle. Ma passando à parlare delle più communi inclinationi della fanciullezza, sono i putti soverchiamente amici de i giuochi, et spettacoli, et de’ giocolatori, et simili trastulli, et perciò poco amici di quelle occupationi che da ciò gli distraggono, come è lo andare alla scuola, ò ad apprendere alcuna arte. Sono anchora pronti à fingere escusationi e à dir bugie, per ricoprire i piccoli falli commessi, et come sono pronti ad escusar se stessi, cosi per contrario accusano, et rigittano volentieri la colpa ne gli altri. Sono anchora dediti alla gola, et di quì nascono poi i furti domestici, ò per comperar quello che loro aggrada, ò per giocare con gli altri fanciulli coetanei, à i quali come la natura si diletta del suo simile prendono affettione, et non hanno maggior piacere che di ritrovarsi con loro. Sono anchora i fanciulli curiosi di sapere quello che altrui fa, et dice, et lo riportano leggiermente, hanno molte vogliarelle di ciò che vedono, et non si concedendo loro, sono stizzosetti, et per il più non sono presti ad ubidire, anzi sono ritrosetti, et mal volentieri fanno quello che non và loro à gusto.
Che i difetti fanciulleschi non devono disprezzarsi. Cap. III.
Si potebbono dire anchora dell’altre cose, ma questo basti, perche il nostro padre di famiglia veda, et intenda in parte le male inclinationi, et i pericoli, et peccati della pueritia, laquale possiamo figurare che arrivi sino al quartodecimo anno; acciò sia sollecito A rimediarvi per tempo, non la riputando cosa da disprezzarsi, per piccoli che appariscano i difetti fanciulleschi. Non ha dubbio che i peccati del giovane, et dell’huomo perfetto nascono da più deliberata elettione, et da maggior malitia, conciosia che vi sia maggior lume di ragione, che non è nel putto, si come anchora nell’huomo sarà più ferma, et habituata la dispositione nel male, laquale non è tanto impressa nel fanciullo che in minor spatio di tempo ha potuto operar meno, et maggiori etiandio saranno gli effetti che produrrà