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LIBRO

come à suo fine si devono riferire, secondo quella sentenza, Cercate prima il Regno di Dio, et la sua giustitia, et le altre cose le haverete in conseguenza, et per giunta. Infinite sono, per modo di parlare, le cose, delle quali habbiamo bisogno per sostentare questa nostra caduca vita, le quali per conseguire fa di mestieri affaticarsi, et sudare, durando tuttavia quella gran sentenza, Nel sudore del tuo volto mangierai il tuo pane, et nondimeno vane sono tutte le nostre diligenze et fatiche, senza la paterna benedittione di Dio, si come altrove s’è detto à bastanza. Et però il padre deve ammonir il figliuolo, che con humiltà et fede vada à i piedi del suo padre, che stà ne i Cieli, et à lui come parvolo chieda il pane; per la qual voce, s’intende tutto quello che è necessario per mantenimento della vita corporale, ma non meno anchora quello, che fa bisogno per la vita dell’anima, del cui nutrimento non debbiamo scordarci giamai. In oltre insegni il padre al figliuolo che il nostro celeste maestro, ci ha insegnato à chieder del pane, cioè la sufficienza, et quanto basta per il moderato vitto et vestire, et non il lusso, et la pompa, et la superflua abondanza, che chiede la sete insatiabile di arricchire. Et questo pane deve essere nostro, cioè giusta, et legitimamente, et non con fraude, et male arti acquistato. Si chiama anchora pane quotidiano, accennando la persimonia detta di sopra, et perche intendiamo che la vita nostra pende giornalmente da Dio, et di giorno, in giorno debbiamo pregarlo che ci sostenti, et non meno i ricchi, che i poveri. Et non solo chiediamo il cibo, et il vestimento, ma preghiamo che Iddio ce lo conceda, percioche quel cibo veramente nutrisce, et quei beni son giovevoli al corpo, et all’anima, che ci porge la mano di Dio, onde viene ogni benedittione. Di più dicendo, che dia à noi, et non singularmente dà à me, siamo avvertiti di non esser solleciti di noi medesimi solamente, ma de i nostri prossimi, et che chi più abonda, deve communicar co’l fratello bisognoso, perche, come altrove s’è detto, Iddio allarga la mano con i ricchi, acciò siano Tesorieri, et dispensieri de i poveri. In somma largo campo di ammaestrare il figliuolo in molti, et importantissimi avvertimenti christiani ha il padre di famiglia in questa quarta petitione. Ma sopra tutto non si scordi del pane spirituale, et del cibo dell’anima, del quale il nostro bene allevato figliuolo sarà sempre famelico, et questo cibo è spetialmente di due maniere, l’uno è la parola di Dio, l’altro è l’istesso Christo nostro Signore, che nel sacramento della santa Eucharistia sustantialmente è contenuto, pane veramente nostro, cioè de i fideli, et de i veri servi, et amici di Dio, i quali si sforzano di vivere in modo, che ogni giorno se ne possano cibare, se non communicandosi realmente,