Pagina:Antoniani - Educazione christiana dei figliuoli.djvu/249


SECONDO. 108

nel cuore, et nella bocca: Attende tibi ipsi, cioè attendi à te medesimo; sopra la quale scrisse san Basilio, padre di singolar eloquenza, et dottrina, un bellissimo sermone. Et veramente chi ben osservasse questo precetto, saria libero da infinite curiosità, et inutili sollecitudini, et peccati.

Che i grandi et potenti devono maggiormente fuggire i detrattori, et gli adulatori. Cap. CXXIV.

Io non soglio in questo trattato discendere al particulare della educatione de i Principi che hanno à reggere grandi stati, et Provintie, havendomi sin da principio proposto di ragionare con i nobili, et cittadini di più commune stato, ma senza dubbio i detrattori, et simili seminatori di calunnie sono una peste, dalla quale conviene che i Principi si guardino più di tutti, percioche ciascuno desidera per buone, et per male arti, insinuarsi nella gratia loro, et possederne maggior parte, et à i Principi è tanto più difficile il guardarsene, quanto che per gli interessi de li stati loro, sono quasi necessitati, ad udir molte persone, et à voler sapere molte cose. Per tanto fa bisogno di gran giuditio per discernere un’huomo verace, et zeloso del servitio del suo Signore, da uno simulato et finto, et che camina con la mira del proprio interesse. Ma generalmente parlando crederei che fosse espediente allevar il Principe à non dar facilmente adito à i detrattori che lo rendano timido et sospettoso, et diffidente di tutti, onde è necessario che seguano grandissimi inconvenienti, et non è tra suoi cortigiani pace et concordia alcuna, et spesse volte si priva de gli antichi, et fideli sevitori per i rei. Io hebbi già stretta servitù con un Cardinale, che morì giovane d’anni, ma era di canuta prudenza, ilquale quando un suo famigliare gli riportava ciancie d’un altro, soleva rispondergli in questa guisa; perche stimi tu cosi poco la buona opinione che io ho di te, che hora mi dai occasione di far diverso giuditio, vedendo che cosi acutamente vai osservando i difetti del tuo fratello, et cerchi di metterlo in disgratia del commun padrone? Hor vorresti che questo fosse fatto a te? hor non hai tu forse difetto alcuno? deponiti prima la mano al petto. Saputosi adunque presto la natura del Signore, et che questi non erano buoni modi per ingratiarsi seco, cominciorno i Cortegiani à pensar di conseguir la benivolenza del padrone, co’l bene, et diligentemente servire, et non con supplantarsi, et attraversarsi l’un l’altro. Non si dice però che il Principe disprezzi gli avvertimenti di momento, anzi deve aprirvi gli occhi, et farvi le provisioni necessarie, solo si dice che non creda leggiermente, et non cominci, come si dice,