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SECONDO. 106

potestà di giudicare il servo alieno, come l’Apostolo dice, ma anchora senza haver bastante informatione del fatto. È questo vitio del mormorare, et del detrahere, et rodere la fama altrui parte per ambitione, et invidia, parte per abondanza d’otio, molto proprio delle Corti, et de i Cortegiani; percioche molti sperano farsi la scala à gli honori, per le ruine del prossimo; et molti mentre stanno otiosamente à canto il fuoco, ò in altra parte in conversatione, entrano per trattenimento à leggere il libro del compagno, scordati del suo proprio, et prendono tanto gusto del mormorare, che par che non possino vivere senza discorrere de i fatti d’altri, et è passato in proverbio, che la mormoratione sia il quinto elemento. Altri sono di tanto maligna, et pessima natura, che occultamente hora riferendo il vero, ma con amplificationi, et con tacer quello che convinceria il loro male animo, hora fabricando del tutto artificiose calunnie si dilettano di seminare scandalo, et discordie gravissime tra gli amici, et parenti, et tra le più congiunte persone. Hor quanti odii, quante risse, quante capitali inimicitie nascano per colpa di queste lingue serpentine, et parimente quanti danni et iatture et di roba, et d’honore ne seguano saria cosa lunghissima à dire, ma non necessaria, poi che tutto il giorno se ne vedono in ogni luogo apertissimi esempii.

Della cura, et diligenza paterna contra i vitii sudetti. Cap. CXXI.

Conviene adunque che il nostro padre di famiglia usi a buon’hora efficaci rimedii per preservar l’animo del figliuolo da questa peste, per il che non è bene allevar i fanciulli à voler saper e i fatti de’ vicini, et bene spesso è colpa de i padri, et delle madri curiose, che mentre vogliono saper tutto quello che si fa nel vicinato, avvezzano il povero fanciullo à tener gli occhi, et gli orecchi aperti sempre à i fatti altrui. Et quelli che pensano essere servitio proprio, che i fanciulli siano esploratori, et relatori di tutte le cosarelle domestiche, non so quanto prudentemente si faccino, perche i putti parte per una curiosità tale della fanciullezza, parte perche quello applauso paterno gli eccita, et par loro di far bene, penetrano tal volta à veder delle cose, onde quella semplice età apprende per tempo il peccato, et lo nutrisce come un seme venenoso, che uccide l’anima. Nè è anco sicura strada di saper il vero, perche i putti facilmente, per il loro poco conoscimento s’ingannano, ma il danno è ben certo, et evidente, poi che con questi modi acquistano un mal’habito d’esser curiosi de’ fatti altrui, et riportatori. Vegli adunque il padre di famiglia