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LIBRO

à riconoscere Christo ne i poveri suoi, et persuadendosi di ricevere mentre dona per Dio. Veda il figliuolo che il padre con lieto viso, fa la elemosina, nè giamai rigitta il povero da se con sdegno, et con parole ingiuriose, come alcuni fanno, ma scorga sempre nel padre almeno affetto di pietà, et di compassione. Et perche alcuno non si scusi di non poter far elemosina per esser povero, voglio trascrivere in questo luogo le parole che il santo Tobia, ilquale spesse volte habbiamo proposto per esempio di un ottimo padre di famiglia, disse al suo figliuolo, et sono queste: Figliuolo della tua propria facultà fa elemosina, et non rivoltare à dietro la faccia da povero alcuno, percioche cosi avverrà che ne anco quella di Dio si rivolga da te, secondo sarà il poter tuo, cosi fa di essere misericordioso, se havrai molto, da abondantemente, et se havrai poco, anchora il poco studiati di darlo con prontezza, et volentieri, imperochè buon premio tesaurizzi, et riponi à te stesso per il tempo del bisogno, conciosia che la elemosina libera da ogni peccato, et da morte, et non permetterà che l’anima vada nelle tenebre, la elemosina sarà una confidenza grande nel conspetto dell’altissimo Iddio à coloro che la havranno fatta.

In sin qui son parole del santo Tobia, lequali non si hanno ad intendere cosi nudamente, che la sola elemosina senz’altro basti per acquistare il Cielo, ma con la compagnia dell’altre virtù, et con l’osservanza de gli altri divini precetti, si come l’istesso Tobia ne ammonisce il figliuolo in quel luogo. È però vero che questo è un mezzo molto efficace per impetrar perdono, et acquistar la salute, percioche le voci de i poveri, che pregano per i loro benefattori, sono esaudite dal padre delle misericordie, et quando ciascheduno tacesse, la elemosina medesima grida con si alte voci che arrivano sino al trono dell’altissimo, onde la scrittura santa dice in un’altro luogo, Rinchiudi la elemosina nel seno del povero, et ella pregarà Iddio per te, et ti impetrarà aiuto in ogni bisogno.

Come ciascheduno può fare elemosina, et di un consiglio di san gio. chrisostomo, per i poveri artefici. Cap. CXIV.

Adunque non si spaventino i poveri, et non temano perche non sono ricchi di non poter esercitare questa bella virtù, ma del poco che hanno secondo il consiglio di Tobia, diano poco, ma però con molta prontezza, percioche sino à i savii del mondo hanno inteso, che lo essere più liberale non consiste nella maggior quantità, et valore del dono, considerato assolutamente, ma considerato per rispetto alle forze del donatore,