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SECONDO. | 98 |
la felicità nostra; sono i ricchi utili, et necessarii nella republica, et quantunque la povertà eletta voluntariamente per amor di Dio sia virtù heroica christiana, et stato di altissima perfettione, nondimeno perche per hora parliamo a gli huomini communi et padri di famiglia, si dice che le ricchezze si convengono a lo stato loro, et son buone, quando son ben usate, et male se altrimenti, et si può esser ricco et insieme buono, et vi sono stati anticamente et sempre ve ne saranno de i ricchi, et santi se bene non è cosa senza gran pericolo, et difficultà, secondo il detto del Salvatore nelle notissima parabola; che più sia facile che il camelo, ò sia quello animale grande, et tortuoso, ò sia un grosso canape di nave, entri per una cruna di aco, che non è che un ricco entri in paradiso, ma come si sia il male non è nelle ricchezze, ma nella disordinata voluntà, si come molto bene ci dimostra san Paolo scrivendo à Timoteo, la cui dottrina per esser molto notabile, et a proposito del nostro ragionamento, mi è parso di registrarla di parola in parola in questo luogo. Dice adunque cosi:
Un gran guadagno è la pietà, co’l contentarsi di quanto basta, percioche niente habbiamo portato in questo mondo, et certo è che al partire niente ne possiamo portare, havendo adunque gli alimenti et il vestire di tanto siamo contenti, conciosia cosa che quelli che vogliono diventar ricchi, inciampano in tentationi et nel laccio del diavolo, et in molti desiderii inutili, et nocivi, che sommergono gli huomini nella morte, et nella perditione, imperoche la radice di tutti i mali è la cupidità, et l’amore della pecunia, la quale appetendo alcuni hanno deviato dalla fede, et hanno implicato se medesimi in molte miserie et travagli. In sin qui sono parole dell’Apostolo, ben degne d’esser molto ben ponderate et considerate.
Delle honeste industrie, del governo de la roba, et del fuggir i debiti. Cap. CVII.
Habbiamo inteso dallo Apostolo, in cui parlava Christo, che la sfrenata avidità di arricchire, conduce a gravissimi et estremi mali, ma non per questo si prohibisce la moderata cura, et diligenza circa la conservatione della propria roba, et anco non si vieta il cercar di augumentarla con debiti, et honesti modi, perche il nostro padre di famiglia deve prudentemente considerare. che forse egli ha di molti figliuoli tra i quali si hanno a ripartire le sue sostanze, et vi sono per ventura delle figliuole femine, che devono esser maritate decentemente, onde secondo il detto del medesimo Apostolo Paulo, i padri devono tesaurizare per i figliuoli,