percioche cosi deboli siamo, et cosi poco per ordinario disposti a voler resistere virilmente alle tentationi che ad ogni piccolo incontro, et invitamento al peccato restiamo vilmente perditori, perilche è util consiglio fuggir le occasioni, et non si esporre a i pericoli, de i quali ci avvertisce la scrittura santa con quella famosa sentenza: Chi ama il pericolo, perirà in esso. Ma sopra tutto è necessario questo rimedio per conservar la pretiosa castità de i fanciulli, et de i giovani et di ogni sesso, et di ogni età, imperoche la vittoria contra il vitio carnale, come i santi dicono, si riporta fuggendo, ne ci è modo più sicuro di combattere che il non combattere seco. Per tanto il buon padre di famiglia, sollecito et diligente custode del deposito datogli da Dio, cioè dell’anima, et della purità de i figliuoli, avverta bene di levar ogni occasione in casa et fuori, ne si fidi leggiermente ne di serve, ne di nutrice, ne delle proprie parenti, perche molte sono l’astutie del demonio, et quivi appunto tende le sue reti, dove la cagione di sospettare è minore. Non si dice però che il padre di famiglia perturbi, et inquieti la casa et per troppo sospetto si adombri d’ogni piccola cosa, ma si dice che non dorma et che rimova le occasioni, et non lasci il fuoco et la paglia avvicinarsi talmente che l’incendio ne segua; però voglia sapere, massime nelle case nobili, et di numerosa famiglia, dove, et con chi spenda il giovanetto le hore del giorno, si che non istia lungamente con servitori, o con donne, se non quanto è necessario, et non venga a restar solo talmente che alcun occhio prudente, ò sia di padre, ò di maestro, ò di antico et molto fidele servitore, non stia in qualche modo aperto sopra di lui, et non solamente nella casa, et nella Città, ma anco fuori quando si va a recreatione, ò secondo l’uso di molti luoghi à stantiarvi per alcun tempo, percioche i giardini, le vigne, et le ville, per la larghezza del luogo, et per la solitudine in molte parti, et per una certa maggior libertà di tempo, et di luogo, sono spesso occasione di grandi ruine. Et perche la notte è madre di molte insidie tenga il buon padre la casa sua ben custodita, et il figliuolo a dormire in parte ch’egli possa come si suol dire per proverbio, dormirne sicuro. Et non paia di gratia ad alcuno che io ricordi cose impossibili a pratticare, circa la custodia de i figliuoli, perche se nel guardare i campi, et gli armenti et sino ad un cagnolino di casa, per non dire delle gemme et dell’oro, si usa tanta cura, che si doverà fare de i proprii figliuoli? però se il padre si persuaderà, che la più pretiosa facultà che egli habbia è l’anima, et la castità, et la salute del figliuolo, et che questo è un tesoro di Dio dato a lui in custodia, et che Iddio per la buona et fidel guardia vuol pagarnelo di premio eterno, certo non gli saprà cosa alcuna difficile, et non ansiosamente, ma con gusto lo