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SECONDO. 78

sparso per le tue mani. Et benche Caimo fosse il primo spargitore del sangue humano non fu però il primo homicida, ma fu il diavolo, di cui dice il Salvatore nell’Evangelio, egli fu homicida da principio, o perche nel paradiso terrestre per mezzo del peccato uccise l’huomo et nell’anima et nel corpo, facendolo cadere nella necessità di morire, ò perche havendo come alcuni Dottori altamente contemplano, havuta rivelatione della incarnatione del verbo, et della gloria sua, commosso da superbia, et da invidia, desiderò di ucciderlo, però Christo Signor nostro in quello istesso luogo disse a i Farisei, che già trattavano di farlo morire; Voi sete figliuoli del diavolo, et cercate di adempire i desiderii del vostro padre. La onde questo peccato è propriamente chiamato diabolico, et come si era cominciato a dire, tanto dispiace a Dio, che nell’antica legge più volte commandò che l’homicidio fatto per odio, et vendetta, fosse castigato severamente, onde è quella celebre sentenza, renderà l’offenditore anima per anima, cioè la vita per la vita, dente per dente, occhio per occhio, et quello che segue. Et perche quel popolo rozzo meglio intendesse quanto Iddio abhorriva l’homicidio, commandò loro che sino de gli animali senza ragione se alcuno di loro uccideva un’huomo, fosse occiso; et dopo il diluvio, havendo conceduto a gli huomini l’uso di mangiare carne d’animali, ordinò che si astenessero dal sangue loro, ilqual ordine fu rinovato sotto Moisè, acciò quel popolo anchora fanciullo, sotto questi velami si discostasse maggiormente da ogni spargimento di sangue humano.

Del rifrenar l’impeto de l’ira. Cap. LXXVIII.

Adunque il nostro buon padre dalle cose dette di sopra, prenderà materia secondo la capacità del fanciullo, di ragionargli di questo precetto della legge, Non occiderai, si ch’egli venga in grande abhorrimento, et come in uno horrore dell’homicidio, et reputi un’huomo micidiale quasi una fiera selvaggia, nemica de gli huomini, et dimostri al fanciullo che i magistrati usando della legitima potestà loro castigano con ultimo supplicio i delinquenti, et non sono rei, nè transgressori del precetto di Dio con tale occisione, anzi eseguiscono la voluntà divina, provedendo alla vita, et salute di molti con la morte, et castigo di alcuni pochi. Ma oltre le ragioni dette et che si potriano dire, è da considerare che l’effetto di cosi grave eccesso, come l’ingiuriar prima con le parole, poi con fatti, percotendo, dando ferite, et morte, ha la sua origine dalla immoderata ira et da altre passioni dell’animo, per tanto è necessario metter a buon hora a questi cavalli indomiti ilfreno della ragione et il giogo del timor