Pagina:Antoniani - Educazione christiana dei figliuoli.djvu/174


LIBRO

non ritornano a vera penitenza, Christo nostro Signore con flagelli di fuoco, et con pena eterna, gli scacciarà dal Paradiso, Tempio celeste di Dio, poi che tanto sfacciatamente ardiscono di contaminare il suo Tempio terreno, et visibile, non vendendo buoi, et colombe, ma vendendo l’anima propria al Diavolo. Altri sono che consumano il giorno, nelquale si deve nutrir l’anima di cibo spirituale, nelle taverne, nelle ebrietà, et crapule, et spetialmente gli artefici, et quelli del popolo minuto, liquali in un giorno solo, gettano nella voragine insatiabile della gola tutte le fatiche della settimana, et spesse volte lo tolgono al nutrimento necessario della povera famigliuola, et ritornando poi la sera a casa, ebrii et fuori di loro medesimi riempiono ogni cosa di grida, et talhora battono le povere mogli, et danno occasione di maledir i giorni, instituiti per riempirci di benedittione, et di pace. Che diremo de i giuochi illeciti nutrimento di mille mali, seminario di risse, di biastemme, di inganni, dove, in breve spatio di tempo, disperdendo malamente il danaro, instrumento della cura famigliare, si perturba, et distrugge il buon ordine domestico per molti mesi? dallaqual cosa, quante male conseguenze habbiano poi origine, ciascuno può facilmente considerare per se medesimo. Ma che diremo anchora de i balli, molto famigliari, et proprii ad alcuni paesi? gli habitatori dei quali tanto maggiormente sono obligati a benedire il donatore d’ogni bene, et santificar più devotamente le feste, quanto maggior è la copia, et l’abondanza de i beni della terra, che Iddio ha dati loro; non è mio proponimento, di discorrere hora sottilmente di queste maniere di ricreationi, che forse considerate cosi nudamente, et nella loro propria natura, non sono male, onde alcuni hanno voluto difenderle, o almeno escusarle, ma descendendo, come si suol dire, all’atto prattico, et al modo commune co’l quale si fanno, non par da dubitare che vi si accompagnano di pessime circostanze; troppa pericolosa cosa è far congregatione di giovani huomini, et donne, dove non il freno della ragione, ne del timor di Dio, ma la licenza della carne guida il ballo, voglio dire, che quivi il luogo, il fine, i mezzi, et tutto quello che si fa, non serve ad altro, ne ha altra regola che la carne: chi porrà la paglia, et l’esca vicina al fuoco, et prohibirà la fiamma? chi potrà negare, che un giovane pieno di sangue, riscaldato dal moto, dal vino, dalla emulatione de i rivali, et dello obietto presente, non arda di concupiscenza, et di mille impuri desiderii? oltra che è molto mancata, ò del tutto estinta una certa antica simplicità de gli huomini, dellaquale anchora per fama si ragiona. Lascio di dire delle contentioni, et de i scandali che sogliono seguire, percioche il Diavolo non si sta con le mani a cintola, ma sa molto bene