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LIBRO

educatore appertenersi alla creanza christiana, nellaquale pretende di educar il fanciullo, il collocarsi dietro al celebrante, alquanto lontano, percioche non è necessario udire distintamente tutte le parole della Messa, ma si bene è necessario lo star attento, et divoto, riputandoci indegni di avvicinarci tanto al sancta sanctorum, che cosi si chiamava la più intima parte dell’antico tempio, dove una sola volta l’anno entrava il sommo sacerdote, et pur quivi non erano se non l’Arca del testamento, et altre figure, et ombre de i futuri beni. Potrà in questo proposito raccontare il padre al figliuolo l’esempio del buon Publicano lodato nello Evangelio, ilquale si stava di lontano, et non ardiva di alzar gli occhi al cielo, ma si percoteva il petto, chiedendo perdono à Dio; dalla quale historia, et da quella del superbo Fariseo, cavarà il buon padre molti buoni ammaestramenti, acciò il figliuolo impari con quanta humiliatione di corpo, et d’animo debbia l’huomo peccatore, et reo, quali tutti siamo, stare innanzi al suo supremo giudice, Dio di maestà infinita. Non fanno bene quelli che nel voler rispondere al sacerdote, o nel dire loro private orationi, alzano troppo la voce, et inquietano gli altri, parimente à mio giudtio non è da lodare in Chiesa, et alla messa, il fare alcuni atti, divoti sì, ma non però usati communemente da tutti i fideli, come aprir le braccia in forma di croce, prostergersi à terra con tutto il corpo, et simiglianti, li quali modi nelle camere private, quando segretamente oriamo à Dio stanno bene, et sono molto utili per accendere la divotione, et possono etiandio farsi in qualche oratorio tra pochi del medesimo spirito, et sono ancho tal’hora leciti nelle Chiese publiche,, quando tutto il popolo è commosso unitamente al pianto, ma generalmente parlando, non si deve esser singolare, ne parer di voler condannare gli altri come manco divoti, oltre che non debbiamo esporci à pericolo del vento sottile della vanagloria; però avvertirà il padre, che il nostro fanciullo servi in questa parte la mediocrità, stando però sempre con attentione et riverenza, et meditando nel cuor suo la passione di Christo, invitando con l’attention sua anchor gli altri à star intenti.

S’è detto altrove, et non è fuori di proposito il replicarlo in questo luogo, che il fanciullo deve esser avvezzo à far sempre segno di riverenza, quando ode i santissimi et dolcissimi nomi di Giesù et di Maria, et quando si dice gloria alla santissima Trinità, similmente deve inchinarsi sino in terra, quando il sacerdote dice, Et homo factus est, et nell’evangelio in fine della messa, Et verbum caro factum est, le quali parole ci ricordano il gran beneficio che Iddio ci ha fatto, che per noi si è fatto huomo, onde mi maraviglio, come alcuni siano tanto superbi, et ingrati, o tanto poco osservatori