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SECONDO. 59

dar diletto a chi gli invita a cosi fare, et di vendicarsi anchora con quel modo, contra chi in alcuna maniera gli offende, onde si avvelena un’anima innocente, con maggior crudeltà, che se si occidesse il corpo. Ma il nostro buono, et giuditioso padre, cosi come procurarà quanto è possibile, che gli orecchi del figliuolo non sentano nè in casa, nè fuori si fatti modi di parlare, cosi lo avvezzarà a benedire, et non a maledire, nè huomo, nè creatura alcuna, acciò egli, e’l figliuolo insieme siano ambedue benedetti da Dio.

Esempio memorabile, et spaventoso d’un fanciullo bestemmiatore. Cap. XLVIII.

Acciò i padri adoprino la diligenza, et cautela che si conviene, nello allevare i suoi figliuoli, et si movano a giusto timore de gli occulti giuditii di Dio, mi giova raccontare un tremendo esempio, d’un fanciullo bestemmiatore, scritto da san Gregorio, sommo Pontefice, et Dottore di santa Chiesa, nel quarto libro de i suoi Dialogi.

Dice adunque, che nella Città di Roma, si ritrovava un’huomo notissimo à tutti, ilquale tre anni avanti havea havuto un figliuolo di età intorno à cinque anni, amato da lui troppo carnalmente, et perciò nutrito rimessamente, ciè senza freno di buona disciplina, et del timor di Dio, di maniera che il fanciullo havea preso per usanza, che come alcuna cosa non era a suo gusto, subito, cosa horrenda à dire, bestemmiava la Maestà di Dio. Avvenne, che essendo all’hora la peste in Roma il fanciullo ne fu percosso, et come à Dio piacque si avvicinò alla morte. Et stando egli nelle braccia del padre, vide venire alla volta sua i maligni spiriti, et guardandoli con occhi paurosi, et tremando tutto, cominciò a gridare, aiutami padre, aiutami padre. Et voltato il viso per non vederli, cercava nascondersi nel seno del padre, ilquale vedendolo cosi spaventato, gli domandò che vedesse, soggiunse il putto: Son venuti huomini mori, et vogliono portarmi via, et detto questo, incontinente bestemmiò il nome della divina maestà, et resa l’anima, morì in su l’istesso punto miserabilmente.

Va dipoi il glorioso san Gregorio, discorrendo perche Iddio permettesse, che quel misero fanciullo così bestemmiasse, in su’l morire, et dimostra il grave peccato del padre, ilche non è hora necessario riferir più à lungo. Ma non voglio già lasciare una notabil sentenza di quel gran padre, laqual serve non solo al presente proposito ma à molti altri della nostra educatione, et è questa.

Sono alcuni piccoli fanciulli, a i quali i padri medesimi chiudono l’entrata del regno celeste, allevandoli male.