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LIBRO |
di alcuna verità, lo prendiamo per testimonio, giurando per Dio, come autore d’ogni verità, et verità istessa, et punitore di coloro che la transgrediscono, ilqual modo di honore, si ha da intendere con le conditioni, che si esporranno più à basso.
Dalle cose dette potrà facilmente, s’io non mi inganno, comprendere il buon padre, come debbia instruire il figliuolo acciò renda ogni honore, et riverenza al nome di Dio. Et perche come è detto più volte, i fanciulli apprendono in gran parte le cose per imitatione, et l’esempio ha grandissima forza, per tanto esprima in se medesimo, et ne i suoi costumi il padre, quella bella imagine di religione, et di creanza christiana, la quale vuol formare, et imprimere nell’animo tenero del figliuolo. Vada adunque egli volentieri, et spesse volte,, ad udir la parola di Dio, et vi conduca il figliuolo, et non meno con l’effetto, che con le parole, gli insegni ad udirla attentamente.
Faccia imparare al fanciullo alcun salmo à mente, di quelli che non artifitio humano ha composti, ma lo Spirito santo, et si cantano in Chiesa, et alcuno de gli hinni, et cantici della gloriosa Vergine, acciò il fanciullo hora li reciti facendo oratione, hora li canti per un certo modo di recreatione, ma sempre però con divotione.
Avvezzilo il padre ad una certa riverenza, et timor santo sempre che ode, ò proferisce il nome di Dio, come chi ode, o dice il nome sacrosanto del suo Signore, et spetialmente al nome dolcissimo di Giesù, che vuol dire Salvatore, si inchini, ò cavi la berretta, ricordandosi come egli ci ha salvati, et ringratiandolo con quello atto.
Goda il fanciullo per i buoni ammaestramenti, et esempio del padre di star a i divini offitii, dove si cantano le laudi di Dio, oda il padre haver spesso in bocca, ne gli affanni che apporta questa vita humana, il detto del patientissimo Giobbe; sia benedetto il nome del Signore. Inviti anchora il padre il figliuolo à ringratiar Dio nelle prosperità, et à raccomandarsi à lui nelle adversità, et riempialo di buona confidenza nel nome di Dio.
Dello honorare il nome di dio nelle salutationi tra gli amici. Cap. XLIV.
Staria anchor molto bene, che nelle salutationi che si fanno tra gli amici si nominasse più spesso il nome di Dio, non ci sdegnando della simplicità christiana, con dire Iddio vi salvi, Iddio vi dia il buon giorno, et se bene quando senza aggiunger altro diciamo, buon giorno, s’intende che preghiamo