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antologia poetica provenzale | 85 |
Mai, que ié fai, se la journado,
Quand sono pièi la retirado,
l’es estado tres cop pagado?
Se saup qu’un bon pres-fa rènd lou boursoun pansu!
Li sóuco, de retour dóu viage,
Aduson la joio au vilage;
Ah! se n’estreno, alor, de vièsti flambe-nòu!
D’ùni, countènt, pagon si noto;
Aquest mando sa pichoto;
L’autre metra de vin en croto;
Es un boulegadis que se vèi qu’an de sòu!
Mai, revenen dins la planuro
Ounte lou blad tournbo en mesuro.
La vélo de Sant Jan, quouro lou jour falis:
Veici, bras dessus, bras dessouto,
Un parèu que vèn sus la routo
E qu’emé plesi l’on escouto,
Car dóu cor di jouvènt la cansoun espelis.
Ma che importa, se la giornata, quando suona la ritirata, è stata loro pagata tre volte? Si sa che una buona mercede rende la borsa piena.
Le squadre, di ritorno dal viaggio, apportano la gioia nel villaggio, allora se ne regalano abiti nuovi fiammanti! Alcuni, contenti, pagano i loro conti, quest’altro marita la figlia, altri mettono il vino in botte, ed è un agitarsi da far vedere che hanno denaro.
Ma ritorniamo alla pianura, ove il grano cade a misura, la vigilia di S. Giovanni, il giorno si spegne, ecco a braccetto, una coppia che viene sulla via e che si fa sentire con piacere, perchè dal cuore dei giovani zampilla la canzone. ´