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antologia poetica provenzale | 563 |
Mas disset aquel mout ambe tan Je doussour!
Mas sa voutz, soun reguart marcavon tan d’amour!
L’en menet coum’aco trusque dinz sa chambrilha,
Pueis tournet a sa plassa. A pena lou jour brilha.
Amie! repentivous s’en cour troubar lou Priu.
L’om vezia lous dous uelhs li rajar coum’un riu...
Pounh per pounh, davans toutz countet soun aventura;
Quanha gei al moustier! E pintrura e ’scultura
De moustrar sai e lai (imatge vertadier)
La Viergc razounan lou Mounge de Glandier.
(S.° D. di Tulle).fChansou lenwuzina).
Ma disse questa parola con tanta dolcezza I A\a la sua voce, il suo sguardo esprimevano tanto amore! Ella lo condusse cosi fino alla sua cameretta, poi tornò al suo posto. Appena brilla il giorno, Amiel, pentito, corre a trovare il Priore. Si vedevano i suoi occhi pieni di lagrime. Punto per punto, innanzi a tutti, egli raccontò la sua avventura. Quale gioia nel convento! E la pittura e la scultura fecero a gara per ritrarre qua e là (immagine veridica!) la Vergine che ammoniva il Monaco di Glandier.